Rimini, “Un secolo Espresso. Un oggetto di design attraverso la storia”

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Si intrecciano cultura, arte e emozione, storia del gusto, storia del costume e storia del design nella mostra dal titolo “Un secolo Espresso. Un oggetto di design attraverso la storia” protagonista negli spazi del SIGEP in fiera a Rimini.

Sarà infatti la 31° edizione del Salone Internazionale Gelateria Pasticceria e Panificazione Artigianali ad ospitare, dal 23 al 27 gennaio 2010, l’originale esposizione curata dal collezionista forlimpopolese Enrico Maltoni, che ripercorre un secolo di storia della macchina del caffè espresso e racchiude in sé l’essenza del Made in Italy attraverso i 30 modelli più significativi ed originali del ‘900, a firma di Gio Ponti, Bruno Munari, Marco Zanuso, e Pininfarina.

Sono 108 anni che si beve il caffè espresso, questa è anche l’età della prima macchina costruita per prepararlo, macchine che non erano realizzate solo per la loro funzione, ma che fin dall’inizio furono concepite come ricercati oggetti d’arredamento e dotate di una estetica pregiata e di un’identità originale, a esaltare il piacere del gusto di un buon caffè.
Gli interpreti della storia di questa bevanda si rivelano al pubblico grazie alla mostra ideata dal collezionista romagnolo e curata, anche nell’allestimento, in modo tale da poter assaporare la bellezza di questi oggetti, vere e proprie opere d’arte, tutt’oggi ricercatissimi per il loro design d’autore, protagonisti di un mondo che sposa industria ed arte e che segue i mutamenti della società e dei costumi italiani nel Novecento.
La mostra, che dal 2000 ha fatto il giro del mondo toccando quattro continenti, è un assaggio della più ampia raccolta di splendide macchine da bar di Enrico Maltoni, più di cento, risparmiate all’usura del tempo e restaurate dallo stesso Collezionista.

Ad aprire l’esposizione, ospitata al Pad.A5 n. 021, la prima macchina “a colonna” costruita nel 1910 nell’officina de La Pavoni a Milano, esemplare proveniente da un caffè di Piazza San Marco a Venezia, seguita dai modelli degli anni ‘30 con le loro linee più rigorose e lineari (come la Avalve di Victoria Arduino del 1933, La Dorio modello Lineare del 1945). Accanto i modelli realizzati dalle fabbriche nell’immediato dopoguerra, come la Faema modello Marte del 1952 e la modello 55 firmata dall’architetto Gio Ponti e prodotta da La Pavoni. Pezzo particolarmente ambito da ogni collezionista di macchine da caffè espresso, la “Lollobrigida” prodotta da La San Marco nel 1955, che deve l’originale nome alle sinuose forme che richiamano, nell’immaginario collettivo, le curve della celebre attrice italiana. La “sfilata” prosegue con il modello E-61 di Faema, sigla con cui la casa milanese volle ricordare l’eclissi di sole del 1961, e la Rancilio Z8 del 1971 firmata da Marco Zanuso. A chiudere la passerella Lavazza A Modo Mio, che rappresenta l’evoluzione e il futuro della macchina espresso.
A corredo dell’esposizione sono in mostra anche la terza edizione del libro “Espresso made in Italy 1901-1962”, la prima pubblicazione al mondo sulla storia della macchina da caffè espresso, e la monografia “Faema Espresso 1945-2010” con 500 immagini di cui 300 inedite. Entrambi i testi sono stati realizzati da Enrico Maltoni.

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