Un giovane genovese: “Nessuno pensa a chi è italiano”

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Caro Direttore, io, come tanti altri giovani miei amici e non, siamo giustamente tesi, preoccupati, avviliti, per questo espandersi di persone dall’Africa.

Mi sembra non si ragioni per niente.

Chi parla così a favore di ospitalità, forse non si rende conto che in questo paese non siamo ricchi: c’è una diffusione di povertà nuova, impressionante. Io e molti giovani in tutta Italia, non abbiamo lavoro serio: dopo anni di studi, senza raccomandazioni o favoritismi, siamo sbandati su quel poco lavoro che capita.

Io, laureato con 100, ho fatto un pò di tutto, anche navigare proprio in quei paesi sui quali ci sarebbe molto da dire sull’impegno e la voglia di lavorare!
Mettiamoci in testa che non c’è lavoro e non ci sono soldi per cose primarie.
Ma chi li mantiene queste persone? Macchè carità, questa è propaganda politica e fatta da chi è comodo e con i soldi.
Scusi, ma non ci si fa più, siamo già pieni di stranieri che manteniamo, ma nessuno pensa a chi è italiano, si è impegnato e non trova un lavoro decente per formare una famiglia.

R. Marenco

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