Sellani protagonista del concerto “Il nostro grande jazz”

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renato_sellani_italynewsCortona – Giovedì 8 gennaio alle 21.15 il trio del maestro Renato Sellani è il protagonista del concerto “Il nostro grande jazz” al teatro Signorelli di Cortona, nell’ambito della stagione “I concerti di Arretium”, la rassegna promossa dalla Fondazione Toscana Musica e Arte in collaborazione con il Comune di Cortona.

Il trio, Renato Sellani al pianoforte, Luciano Milanese al contrabbasso e Andrea Roventini alla batteria, ci racconta ”Il nostro grande jazz”, un indimenticabile viaggio musicale con un personaggio, Sellani, che ha vissuto e fatto la storia di questa musica in Italia. Il suo stile lirico, oscillante fra la tradizione dei grandi pianisti del passato e una perenne spinta all’ innovazione, ha raggiunto un equilibrio raffinato ed inconfondibile che colloca Sellani nella categoria dei musicisti al di sopra delle mode, facendone una figura di inarrivabile classe nel panorama del jazz europeo. Sellani predilige agire nell’ambito del jazz moderno e classico in piccole formazioni, trio/duo o piano solo, perché meglio si adatta alle atmosfere raffinate e liriche che lo contraddistinguono.

Recentemente per Philology ha inciso una serie di duetti con alcuni giganti del jazz internazionale: “Speakin Lowly” con il sassofonista Lee Konitz e con il chitarrista brasiliano Irio De Paula “Delicatessen”, inoltre ha registrato con Phil Woods e Tony Scott. Ha accompagnato molti cantanti tra i quali Mina, Nicola Arigliano, Fred Bongusto, Sarah Vaughan ed ha inciso inoltre diversi dischi, sia in gruppo che per piano solo, nei quali spiccano anche le sue qualità di compositore realizzando delle sonorità e melodie particolarmente suggestive e dalla raffinatezza unica, del suo stile inconfondibile.

I biglietti saranno in vendita l’8 gennaio 2009 dalle ore 16 presso la biglietteria del Teatro Signorelli: intero euro 15,00 e ridotto euro 11,00.

Per informazioni:
Fondazione Toscana Musica e Arte, 366 4531380 e info@fondazionetoscana.it
Teatro Signorelli 0575 601882
Comune di Cortona 0575 637273- 0575 637209

Renato Sellani
Nato a Senigallia, entra giovanissimo in contatto con musicisti come Piero Piccioni e Umberto Cesari. Il suo primo incontro con musicisti di jazz americani avviene suonando per lungo tempo con il trombettista Bill Coleman. Nel 1954 approda a Milano dove prosegue la sua attività con il chitarrista Franco Cerri e successivamente entra a far parte del mitico quintetto Basso-Valdambini. Molti musicisti d’oltre oceano lo cercano per suonare insieme a lui. Si ricordano le tournè con Lee Konitz nel ’58 (con il quale ha fatto una serie di concerti nel febbraio ’95), con Chet Baker (la più famosa tromba bianca del jazz) nel 1960, ’61, ’68, ’69 e ’70. Ha accompagnato molti cantanti tra i quali Mina, Nicola Arigliano, Fred Bongusto, Lilian Terry, Renata Mauro, Helen Merril, Ginge Rogers e Sarah Vaughan. L’incontro con altri musicisti famosi è proseguito con Herb Geller al Festival di Bled, Buddy Collette (con il quale ha inciso alcuni LP), Gerry Mulligan, Stephan Grappelli, Franco Ambrosetti, Sergio Fanni, Eraldo Volontè, Tullio De Piscopo ed altri. Ha partecipato più volte ad Umbria Jazz e ad altri festival in Italia e all’estero. Ha fatto parte dell’orchestra RAI di Gorni Kramer. Intensa la sua attività di compositore per musiche di scena: “Puntila e il suo servo Matti” di B. Brecht per lo Stabile di Torino con Corrado Pani, “Aspettando Godot” di Samuel Beckett per il Piccolo Teatro di Milano, “I sei personaggi” per la compagnia di Tino Buazzelli, “Hai mai provato nell’acqua calda” per la compagnia di Walter Chiari. Le più recenti sono le musiche per le compagnie di G. Tedeschi, Renzo Montagnani e, per la commedia musicale “Gigì”, per la compagnia di Ernesto Calindri. Numerose le partecipazioni televisive tra le quali come ospite fisso per tre anni al “Circolo delle 12” e “Tortuga” su RAI3. Sellani è oggi attivo con formazioni varie, fra le quali spiccano un classico trio e i duetti con Massimo Morriconi e Enrico Rava.

Luciano Milanese
Proveniente dal Louisiana Jazz Club di Genova, è stato a lungo bassista del Capolinea di Milano dove ha suonato con quasi tutti i migliori musicisti italiani. Ha fatto parte del quartetto di Tullio De Piscopo con Larry Nocella e Riccardo Zegna, del quartetto di Gianni Basso, del trio di Dado Moroni, di Romano Mussolini, del trio di Nando De Luca e di altre formazioni. Ha diretto un gruppo che affiancava la cantante Rossana Casale nei concerti Jazz. Attivo anche nel Jazz tradizionale, collabora con Lino Patruno ed ha suonato con grandi musicisti storici come Ralph Sutton, Peanuts Hucko, Billy Butterfield solo per citarne alcuni. Luciano Milanese ha registrato a suo nome un CD – Lucky Serenade, con il tenorista Carlo Atti, il pianista Andrea Pozza ed il batterista Bob Braye, ottenendo un lusinghiero giudizio della critica. Con questa formazione ha partecipato a diversi festival come Nizza, Ivrea, Eurofestival, Ciak Milano ed altri.
In oltre venti anni di attività concertistica in tutta Italia ed Europa, Luciano Milanese ha partecipato a molti festival, concerti, registrazioni discografiche, trasmissioni radio TV. Ha suonato con molti grandi musicisti come Chet Baker, Johnny Griffin, Art Farmer, Harry “Sweets” Edison, James Moody, Eddie “Lockjaw” Davis, George Coleman, Sal Nistico, Steve Grossman, Massimo Urbani, Scott Hamilton, Ray Bryant, Kenny Drew, Barney Kessel, Joe Pass, Al Cohn, Tony Scott, Louis Hayes, Alvin Queen, Victor Lewis, Walter Bishop, Walter Davis Jr., Bobby Durham, Buddy De Franco e molti altri.

Andrea Roventini
Nato a Lucca. A soli tre anni ha il primo approccio con al musica dilettandosi a suonare il pianoforte in braccio alla zia. All’età di nove anni grazie ad una cugina, comincia a suonare anche la chitarra e poco dopo il basso elettrico, completamente da autodidatta, ad indicare la sua spiccata musicalità. All’età di 14 anni passerà definitivamente a quello che sarà il suo strumento principale, la batteria, al quale dedicherà ore ed ore di studi che tutt’ora continuano, senza dimenticare mai il suo primo amore il pianoforte. Da oltre quindici anni suona nei locali di tutta Italia e partecipa a molti festival di musica jazz (Umbria Jazz, Barga Jazz, Sori Jazz, Serravalle Jazz, Siena Jazz etc.). Dal 1997 si e’ aggiunta l’esperienza negli Stati Uniti, ed in particolare New Orleans dove per un anno e mezzo si è esibito nei locali del quartiere francese suonando Dixieland con anziani musicisti locali, e dove ha studiato con successo alla Allied Music School perfezionandosi inoltre con il famoso Jonny Vidacovich (vincitore del Grammy Awards (USA) come miglior batterista di jazz tradizionale). Tra gli altri studi è stato molto importante l’esperienza al Siena Jazz, fatta dal 1995 al 1999 sotto la guida di Roberto Gatto, Fabrizio Sferra ed Ettore Fioranvanti. Ogni anno Andrea Roventini torna per un mese a New Orleans sia per tenere concerti che per respirare l’aria, a detta di lui: “indispensabile per affrontare un nuovo anno di lavoro”, questo a sottolineare il feeling fra il musicista e la città del jazz per antonomasia. Ed è proprio questa sua assidua frequentazione che gli ha permesso di specializzarsi nella musica New Orleans, dal ragtime al jazz moderno e al funk, e tenere due seminari alla Hines Hight School di New Orleans riguardo l’evoluzione della batteria in tal stile. In Italia continua il suo percorso musicale collaborando con nomi noti del panorama jazzistico italiano. Il suo stile è dunque frutto di varie esperienze musicali, dal tradizionale al jazz moderno, da Baby Dodds, ad Elvin Jones attraverso la poliritmia di Art Blakey e la metodicità di Max Roach.

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