Al Teatro Rosini di Lucignano l’Associazione Culturale Velluto Rosso presenta “Al Cuore dello Stato”

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Sono stati – e sono destinati a restare – i 55 giorni più misteriosi dell’intera storia dell’Italia repubblicana.

Ancora oggi, a distanza di più di trent’anni, soltanto rievocare il caso Moro vuol dire preparasi ad entrare in un ramificato tunnel di segreti e di domande senza risposta e di inconfessabili trame. Il tempo che corre non solo ci allontana dalla completa verità sulla strage di via Fani, la lunga detenzione di un uomo politico di primo piano e la sua orrenda fine, ma rende tutto più complesso.

Il trascorrere degli anni che sempre più ci fa apparire lontano quel tragico evento, anziché semplificare il quadro di insieme della vicenda, tende ad aggiungere nuovi tasselli ad un mosaico che appare ormai infinito. Era il 16 marzo del 1978 quando Aldo Moro veniva sequestrato dalle Brigate Rosse; era il 9 maggio del 1978 quando veniva assassinato.

A trentadue anni di distanza, la tragedia di Aldo Moro rivive sulle scene teatrali, in uno spettacolo che ripercorre i giorni del sequestro, della prigionia, della morte: l’Associazione Culturale Velluto Rosso presenta “Al Cuore dello Stato”, sabato 27 marzo, alle ore 21,30 al Teatro Rosini di Lucignano con la regia di Gianni Mutarelli.

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