“Il fenomeno degli omicidi domestici in Veneto nel triennio 2009-2011”

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Venezia – Quanti sono gli omicidi domestici e i tentati omicidi in Veneto? E tra questi, quanti i femminicidi?
Quali sono i profili dell’omicida e della vittima, la loro età, il sesso, il contesto sociale, la nazionalità?
E le modalità e le motivazioni dell’atto violento?

Dietro a gesti tanto efferati si nasconde una patologia? A questi e a molti altri interrogativi vuole rispondere la ricerca “Il fenomeno degli omicidi domestici in Veneto nel triennio 2009-2011”, promossa dalla Commissione regionale Pari opportunità del Veneto e condotta dall’Osservatorio nazionale Violenza domestica (Onvd) di Verona.

Fortemente voluta per fotografare il fenomeno e cercare di comprendere in che modo sia possibile contrastarlo con efficacia, la ricerca è la prima in Veneto e a livello nazionale a contemplare anche i casi di tentato omicidio.

Oltre al rilievo qualitativo e quantitativo dei casi di omicidio e di tentato omicidio in contesto familiare (vittime donne e uomini), si è voluto anche offrire una lettura interpretativa del fenomeno attraverso l’analisi di un criminologo e di altri esperti. E poiché il sistema giudiziario italiano non distingue gli uxoricidi, o più in generale i femminicidi, dagli altri omicidi – sottraendo così dati e informazioni importanti per la prevenzione del fenomeno -, l’indagine è partita dalla valutazione dei fatti di cronaca ripresi dai media, incrociati con i dati delle Procure della regione.

I risultati saranno presentati in un convegno mercoledì 29 febbraio, dalle ore 10.30 a Venezia presso la Sala Conferenze del Palazzo Grandi Stazioni della Regione del Veneto (fondamenta Santa Lucia, Cannaregio, 23; 2° piano).

Dopo i saluti degli assessori regionali Maria Luisa Coppola, ai Diritti umani e Politiche di genere, e Luca Coletto, alla Sanità, e dei rappresentanti delle forze dell’ordine, a illustrare i risultati della ricerca saranno Marina Bacciconi, medico legale e responsabile dell’Onvd, e Pierpaolo Martucci, criminologo e docente dell’Università di Trieste. Le conclusioni saranno affidate a Guido Papalia, procuratore generale della Repubblica alla Corte d’appello di Brescia, e a Pietro Calogero, procuratore generale della Repubblica alla Corte d’appello di Venezia.

A introdurre e coordinare i lavori Simonetta Tregnago, presidente della Commissione regionale Pari Opportunità.

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