Riccardo Cacelli: “Non si devono combattere i migranti, ma le cause della migrazione”

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Londra – Le migrazioni, ovvero lo spostamento di popolazioni, avviene a causa di modfiche economiche o politiche in una determianta area. Il processo storico del colonialismo a portato nei paesi ricchi un pensiero economico, politico ed intellettuale difficile da eliminare.

E’ bene ricordare che il colonialismo significò la riduzione in schiavitù di intere popolazioni e la sistematica estrazione delle risorse dei paesi sottomessi da parte delle potenze europee allo scopo di alimentare le proprie economie in espansione.

Per questo anche oggi esiste la dipendenza delle zone meno sviluppate del mondo verso i paesi con economie e sistemi politici avanzati.

Le migrazioni di oggi possono essere motivazioni politiche, economiche e sociali molto diversi da gruppo a gruppo.

Esistono le guerre “asimettriche” dove non si combattono eserciti con uniformi, ma si combattono tra di loro gruppi banditeschi per il dominio socio/religioso di un’area o di un intero Paese dove esistono difficolta’ economiche di e elevate portata, sia distrettuale che nazionale.

Per questo dobbiamo distinguere tra i rifugiati ed immigrati economici.

I rifugiati, ovvero coloro che sono in attesa di asilo politico, che fuggono da situazioni discriminanti che opprimendo la loro identità culturale o politica, ne rendono impossibile la crescita materiale e culturale della persona.

Mentre gli immigrati cosiddetti “economici” che spinti dalla povertà di reddito scelgono la strada dell’emigrazione.

Entrambi cercano rifugio in quel Paese o quell’area dalla quale dipendono storicamente e culturalmente per effetto del colonialismo.

Come fermare le migrazioni?.
Credo soltanto con iniziative di vera cooperazione internazionale.

Iniziative che l’Unione Europea non sta perseguendo o instaurando.

Mentre la Cina e’ in piena fase di accelerazione della cooperazione con i Paesi africani.

Il Focac 2018 – Forum on China Africa Cooperation tenutosi a Pechino il 3 e 4 settmebre scorsi hanno sancito di sicuro un forte abbraccio economico, sociale e politico tra una Potenza mondiale e molti paesi africani.

La Cina ha messo sul piatto 60 Miliardi di dollari.

L’Unione Europea? Nemmeno un centesimo.

In questo scenario l’Unione Europea e’ la grande assente.

Anzi, e’ presente combattneto I migranti ma non le cause che portano a fuggire dalla propria terra, famiglia, amici e tradizioni.

Ricordiamoci che nessuno e’ felice di lasciare la propria terra.

Le migrazioni si combattono con azioni politiche serie, con fatti credibili.

Sono credibili le promesse di Paesi (Spagna, Regno Unito, Francia, Olanda, Portogallo, Russia, Germania ed Italia) che hanno gia’ “colonizzato” quei Paesi africani nei due secoli precedenti?
Non credo.

Per questo la Cina oggi, e’ l’unico interlocutore che i Paesi africani hanno per un supporto che mantenga I loro cittadini nelle aree dove sono nati e cresciuti.

Quindi come cittadino Europeo auspico che finalmente l’Ue capisca ed agisca dando una speranza ai poveri che stanno pensando di mettersi in cammino per raggiungere una felicita’ che il Paese di origine gli nega.

Come disse Sant’Agostino: “La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno ed il coraggio. Lo sdegno per la realta’ delle cose; il coraggio per cambiarle.”

Quindi sdegnamoci per la realta’ e prendiamo coraggio per cambiare la nostra attività’ verso i Paesi più’ poveri.

Riccardo Cacelli

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