Si sono presentati ieri sera in tv i “due Mattei”, in abito blu, camicia bianca e cravatta scura, visibilmente compiaciuti di esserci, nell’eterno salotto di Vespa, unica “Camera” che sopravvive al furore iconoclasta dei tempi. Perché l’esserci, proprio lì, in un contesto quasi “istituzionale” dove la storia non è mai dramma in divenire, è già il senso di questa operazione: il duello, la reciproca legittimazione come leader, l’idea che questo sarà il “dopo”. Ecco, gli “ex” che nel, corpo a corpo, alimentano la suggestione di essere “post”, quando si chiuderà la parentesi di questo governo.