Roma, nuovi reparti al Sant’Eugenio

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L’apertura a Roma dei nuovi reparti di Oncologia e Geriatria dell’ospedale Sant’Eugenio ha rianimato il dibattito sulla situazione d’emergenza della sanità regionale. Durante l’inaugurazione, Esterino Montino, vicepresidente della Regione Lazio, ha infatti parlato di una inversione di tendenza che andrebbe a risanare il buco creatosi con 500 milioni di euro, provenienti non da tagli ma dalla lotta agli sprechi. “La ristrutturazione della Sanità del Lazio è un argomento delicato è non sarà l’apertura di due nuovi reparti a dimostrare il cambio di rotta”, ha commentato il responsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti, Vittorio Marinelli.

“Non sappiamo se veramente l’assessore crede a quello che dichiara perché è proprio di pochi giorni fa la pubblicazione dei dati delle varie amministrazioni sanitarie regionali e il Lazio è in lotta per la pole position del dissesto”, ha aggiunto l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro. Marinelli esorta poi a prendere Firenze o Bologna come città modello, invitando il vicepresidente della Regione a recarsi in quelle zone in treno per farsi spiegare come funziona la buona Sanità.

“Montino avrà optato per la tratta più breve e veloce andando quindi a Napoli e nelle varie zone disastrate del sud Italia. Faccia però attenzione – conclude Marinelli – perché dopo la Campania c’è la Calabria e la Sicilia, pessimi modelli di amministrazione e, se proprio vuol proseguire, i paesi del Terzo Mondo verso cui Roma sembra si stia avvicinando sempre più.”

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