L’acqua termale aiuta ad essere “in gamba” in vista dell’estate

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I benefici della medicina termale per chi soffre di disturbi vascolari sono ancora poco conosciuti. Eppure questa medicina, che ha il suo fondamento in un principio naturale come l’acqua termale, da anni dà prova della sua efficacia.
L’imminente arrivo della bella stagione e del caldo rischia di aggravare i problemi vascolari alle gambe, e non si tratta solo di una questione estetica. Gonfiori e pesantezza agli arti inferiori sono i più comuni sintomi di insufficienza venosa. Effettuare cicli di terapia in vasche con acqua termale ha un’azione tonificante, sedativa, analgesica, antispastica e antiedemigena (cioè antigonfiore) a seguito delle stimolazioni sulla contrattilità venosa e ciò permette di affrontare al meglio questa parte dell’anno. Il tema è di grande rilievo se si considera che nei paesi occidentali, la frequenza di tutte le forme dei Disturbi Venosi Cronici interessa oltre il 50% della popolazione maggiore di 50 anni.
Non tutte le acque termali, però, producono gli stessi effetti e per evitare controindicazioni e complicanze occorre seguire precise indicazioni e posologie terapeutiche indicate dallo specialista di riferimento.
Così ad esempio Riccione Terme e Terme di Raffaello, conosciute per la composizione unica delle proprie acque, sulfureo-salso-bromo-iodico-magnesiache le prime e solfuree-solfato-bicarbonato-alcalino-terrose quelle dello stabilimento a Petriano, dispongono di piscine termali a temperatura differenziata, idromassaggi ozonizzati e idropercorsi vascolari, per stimolare la circolazione degli arti inferiori ed eliminare pesantezza, gonfiori e fragilità capillare, trattamenti tra l’altro convenzionati con il SSN.
Agli specifici giovamenti derivanti dai sali termali, dalla pressione idrostatica e dal movimento attivo e passivo in vasca, si affiancano sinergicamente trattamenti estetico termali mirati, che vanno dalla pressoterapia, ai linfodrenaggi, all’applicazione di cosmetici di formulazione esclusiva, per una remise en forme a tutto vantaggio della linea.
Secondo la Dott.ssa Mara A. Mascherpa, specialista in idrologia medica e direttore sanitario di Riccione Terme: “Le acque sulfureo-salso-bromo-iodico-magnesiache sono acque ricche di elementi preziosi per la prevenzione delle flepobatie croniche e rendono particolarmente efficaci i percorsi vascolari. Camminare in corridoi di acqua termale a differenti temperature, prima in quello con acqua calda che dà vasodilatazione e, successivamente, nel corridoio con acqua fredda, con conseguente vasocostrizione, è una vera e propria ginnastica vascolare. I vantaggi di questa terapia sono amplificati da idromassaggi e dalla presenza sul fondo dei percorsi di acciottolato, stimolante la pianta del piede”
“Per ottenere i massimi benefici da questo trattamento”, avverte la specialista, “occorre effettuare scrupolosamente l’intero percorso. Se la parte in acqua calda è senz’altro gradevole, il percorso in acqua a temperatura più bassa scoraggia alcuni pazienti che, così, non si avvantaggiano dell’azione vasocostrittrice dell’acqua fredda.
Inoltre le acque termali e, in particolare, la preziosa combinazione di oligoelementi e di idromassaggio, accelerano la ripresa di chi ha subito un intervento chirurgico a seguito di vascolopatia”.
Alcuni studi hanno dato evidenza che con il ricorso a trattamenti termali vi è una minore ricorrenza di patologie venose acute e una riduzione dei giorni di degenza per i ricoveri per l’ospedalizzazione per episodi venosi acuti.
Un altro vantaggio riscontrato è legato alla riduzione dei farmaci (tipicamente FANS, antiinfiammatori non steroidei, e analgesici) ed, infine, alla riduzione della prescrizione di terapie fisiche.
La terapia termale, prescrivibile dal medico per le patologie vascolari venose croniche, consiste in 12 sedute di idromassaggio in vasca. Per quanto il SSN nazionale conceda, nella maggioranza dei casi, un solo ciclo di cure l’anno, le linee guida del Collegio Italiano di Flebolinfologia consigliano un doppio ciclo di terapia, di almeno tre settimane consecutive.
Questi argomenti saranno analizzati dal congresso medico organizzato per il 7 e 8 maggio da Riccione Terme, con il patrocinio degli ordini dei Medici, Chirurghi ed Odontoiatri delle province di Rimini e di Pesaro e Urbino che ha come tema: “L’insufficienza venosa e linfatica degli arti inferiori: diagnosi e possibilità di cura“. (per maggiori dettagli in allegato il programma)

Per ulteriori informazioni ed iscrizioni contattare la segreteria organizzativa delle Terme: tel. 0541 602201; email: direzione@riccioneterme.it

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