Un’ordinanza per regolare l’uso di additivi negli aliment

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Chiunque operi nel settore della ristorazione deve assicurare la corretta informazione ai consumatori sull’aggiunta di additivi e di miscele di additivi nelle preparazioni alimentari effettuate, nonché sull’eventuale presenza di allergeni. Tali informazioni devono essere rese immediatamente disponibili a richiesta dell’Autorità sanitaria. È quanto prevede l’ordinanza del Ministero della Salute, che detta “Misure urgenti in merito alla tutela della salute del consumatore con riguardo al settore della ristorazione”, pubblicata nella G.U. n. 40 del 18 febbraio 2010. Il provvedimento disciplina l’utilizzo degli additivi e delle sostanze gassose nella ristorazione; nasce in seguito alle verifiche condotte dai NAS (Nuclei Anti Sofisticazione) su tutto il territorio nazionale in merito all’utilizzo di miscele di additivi. In base all’ordinanza, valida fino al 31 dicembre 2010, a chi opera nel settore della ristorazione è vietato: – detenere e impiegare additivi e miscele di additivi alimentari, per i quali la normativa vigente ha stabilito dosi massime di impiego, fatto salvo l’impiego di edulcoranti, a condizione che sia garantita la corretta informazione; – detenere e impiegare sostanze in forma gassosa, ad eccezione degli additivi alimentari per i quali non sono previste dosi massime, ferme restando le norme vigenti in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. L’impiego di additivi alimentari e loro miscele, per i quali la normativa vigente non ha stabilito dosi massime, è assoggettato al rispetto della Reg. CE n. 852/2004 nonché all’obbligo di informazione del consumatore.

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