Addio a Elizabeth Taylor, la gatta dagli occhi viola

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Los Angeles, 23 marzo 2011 – È morta a settantanove anni Elizabeth Taylor – il diminutivo Liz non le è mai piaciuto molto. L’attrice dagli occhi viola era ricoverata da diverse settimane all’ospedale di Los Angeles, dove se ne è andata circondata dai quattro figli avuti nel corso di una vita costellata da otto matrimoni e numerosi successi cinematografici.
Nata in Inghilterra da genitori americani ma trasferitasi negli Stati Uniti prima della guerra, Elizabeth si rivelò una bambina prodigio abituata a stare davanti alla macchina da presa fin dall’età di nove anni. A undici arrivò la notorietà con Torna a casa, Lassie! (1943), a dodici il primo ruolo da protagonista in Gran Premio (1944) in sella a un cavallo che la lanciò definitivamente verso il successo.
Ragazza precoce dentro e fuori dal set, la Taylor si sposò per la prima volta nel 1950, appena diciottenne, con il ricco finanziere Conrad Nicholas Hilton jr. Dopo di lui arrivarono l’attore Michael Wilding, più grande di Elizabeth di vent’anni, e il produttore Mike Todd, morto precipitando a bordo di un aereo privato, il Liz.
Tra le donne più belle e affascinanti del cinema degli anni ’50, la Taylor recitò tra gli altri al fianco di Montgomery Clift in Un posto al sole (1951), Rock Hudson e James Dean ne Il gigante (1955) e Paul Newman ne La gatta sul tetto che scotta (1958).
Nel 1959 Elizabeth si sposò per la quarta volta con il cantante Eddie Fisher, anche lui tra gli interpreti di Venere in visone (1960), film che valse all’attrice il suo primo Oscar. Nel 1967 giunse la seconda statuetta dell’Accademy per il ruolo di Martha in Chi ha paura di Virginia Woolf? Accanto a lei nel film c’era Richard Burton, conosciuto a Roma sul set di Cleopatra (1963), col quale si sposò e si separò due volte. Dopo Burton fu la volta del senatore repubblicano John Watner e poi di Larry Fortensky, un ex muratore di vent’anni più giovane di Elizabeth.
In Italia la Taylor lavorò con Franco Zeffirelli ne La bisbetica domata (1967) e Il giovane Toscanini (1988) e con Giuseppe Patroni Griffi in Identikit (1974). Negli anni ’80 e ’90 apparve soprattutto in televisione. Costretta a numerosi ricoveri per gravi motivi di salute, compreso un tumore al cervello e un’insufficienza cardiaca, Elizabeth Taylor si è battuta in difesa dei malati di AIDS.

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