Champions League, la Juve cade a Lione: City espugna il Bernabeu

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Anche quest’anno la Juventus dovrĂ  risalire la china negli ottavi di finale. Dodici mesi dopo il 0-2 contro l’Atletico Madrid, i bianconeri partono di nuovo male nella fase a eliminazione diretta, arrendendosi (0-1) al Lione. Senza nulla togliere ai meriti della squadra che Garcia sta cercando di riportare in alto, la è colpa soprattutto della Juventus che arriva alla quinta sconfitta stagionale, la prima in Champions.

Anonima e quasi mai pericolosa nei primi 45′, prova a risollevarsi nella seconda parte, ma non riesce mai a farsi davvero bella. Vano anche il forcing finale, con il trio Dybala-Higuain-Ronaldo. E nel grigiore finisce pure CR7, dopo le tante prodezze nel campionato italiano. La Juventus di Sarri sembra ancora un cantiere aperto, con il passo lento, il gioco infarcito di errori, giocatori fuori posizione, scarsa convinzione.

Il Lione parte a sua volta titubante, temendo la fama dell’avversaria, ma dopo 20′ la sferzata è la traversa di Ekambi, su calcio d’angolo, in anticipo sulla difesa bianconera dal calcio d’angolo. Da quel momento i francesi dettano legge e i bianconeri svaniscono, per tutto il tempo.

Si trovano in 10, con de Ligt a farsi medicare una ferita alla testa rimediata in un groviglio in nera, una tacchettata di Alex Sandro., al 31′, quando Aouar, il migliore dei francesi, affetta la difesa bianconera e da fondo area scodella il pallone: a centro area Tousart colpisce male, ma il suo tocco spiazza ugualmente Szczesny.

Preso il gol e recuperata la paritĂ  numerica di uomini in campo, la Juve non riesce a scuotersi, Sarri si infuria, ma neppure Ronaldo cambia corso alla partita: dopo due cross da sinistra che nessun compagno aveva sfruttato, la sua punizione dalla posizione preferita si infrange sulla barriera. La Juventus deve accontentarsi di non incassare il secondo gol per gli errori di mira di Ekambi: dei due tiri del camerunense, il primo nasce da un malinteso fra Pjanic e Bonucci su un retropassaggio del bosniaco.

I bianconeri provano a correggere la rotta nel secondo tempo, ma continuano a non brillare. La palla-gol piĂą nitida è un sinistro al volo di Dybala (24′ st) dopo un liscio di Rabiot. Sarri, dopo avere sostituito lo spento Pjanic con Ramsey, torna al tridente piĂą prestigioso mettendo Higuain, reduce dalla lombalgia, al posto di un deludente Cuadrado, mentre Garcia si copre un po’ sacrificando una punta, Ekambi, avvicendato da Terrier.

La Juventus passa al 4-2-3-1, quando Sarri butta nella mischia Bernardeschi al posto di Rabiot, ex Psg fischiatissimo dal pubblico di Lione ma mai davvero in partita. Un sinistro alto di Ronaldo e una capocciata sbilenca di Higuain precedono la protesta di Ronaldo (38’st) per un presunto fallo di Denayer in piena area.

La Juve super-offensiva adesso spinge e mette pressione ai francesi, facendo scricchiolare la difesa di Garcia ma fatica ad arrivare al tiro. Dybala segna (42′) ma per qualche centimetro è in fuorigioco. Lo stesso argentino poi viene tenuto per la maglia in area da Guimaraes, ma per l’arbitro Manzano non c’è neppure un dubbio da risolvere al Var. Nell’ultimo minuto c’è un invasore solitario, la partita si ferma per una manciata di secondi prima dell’ultimo, infruttuoso, assalto dei bianconeri che dovranno ribaltare la sconfitta il 17 marzo a Torino.

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Primo tempo equilibrato. Al 20° ci prova Gabriel Jesus, ma Courtois è bravo a respingere il tiro centrale. La risposta del Real è affidata ad un colpo di testa di Benzema, che Ederson respinge in tuffo. Prima dell’intervallo Gabriel Jesus ha l’occasione di sbloccare il risultato, ma Ramos salva sulla linea.

Nella ripresa il City parte meglio dei blancos ed ha due occasioni per passare in vantaggio. Nella prima De Bruyne calcia sul fondo, nella seconda Courtois respinge la conclusione di Mahrez. Scampato il pericolo, il Real si porta addirittura in vantaggio. Il City perde palla a centrocampo, Vinicius serve in area Isco che controlla e batte Ederson.

Dopo alcuni minuti di sbandamento, il City riprende ad attaccare e nel giro di due minuti ribalta il match. Al 78° Gabriel Jesus di testa gira in porta un traversone perfetto di De Bruyne. Due minuti dopo Carvajal stende in area Gabriel Jesus. L’arbitro assegna il calcio di rigore. Dal dischetto De Bruyne non sbaglia e ribalta il match.

Nel finale i blancos restano in 10 per l’espulsione di Ramos, che stende Gabriel Jesus al limite dell’area. Fallo da ultimo uomo e rosso diretto. Finisce 2-1 per il Manchester City.

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