L’Immacolata nei rapporti tra l’Italia e la Spagna

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Lunedì 20 aprile, alle ore 18.00, nella Sala delle Udienze di Palazzo Arnone, nell’ambito degli eventi indetti per la Settimana della Cultura dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria, si terrà una giornata di studi sull’iconografia mariana dell’Immacolata Concezione.
L’occasione è data dalla presentazione del libro L’Immacolata nei rapporti tra l’Italia e la Spagna.
All’iniziativa, promossa con l’Università della Calabria, parteciperanno, a testimoniare la forte condivisione di intenti tra la Soprintendenza calabrese e l’ateneo cosentino, Giovanni Latorre, rettore dell’UNICAL; Raffaele Perrelli, preside della Facoltà di Lettere e Filosofia; Alessandra Anselmi, docente di Storia dell’Arte Moderna presso la stessa Università e curatrice del volume. A seguire Maria Giulia Aurigemma, dell’Università di Chieti e Fabio De Chirico, soprintendente BSAE della Calabria, promotore e coordinatore dell’iniziativa.
Il volume, curato dall’Anselmi, ripercorre la storia dell’iconografia immacolistica a partire dalla seconda metà del Quattrocento quando, a seguito dell’impulso impresso al culto della Vergine con il pontificato di Sisto IV (1471-1484), i sovrani spagnoli si impegnano in un’intensa campagna volta alla promulgazione del dogma.
Di grande rilevanza le ripercussioni nelle arti visive: soprattutto in Spagna, ma anche nei territori italiani più sensibili, per vari motivi, all’influenza politica, culturale e devozionale spagnola.
Il percorso iconografico è lungo e complesso, con notevoli varianti sia stilistiche che di significato teologico: il punto d’arrivo è esemplato sulla Donna dell’Apocalisse, i cui caratteri essenziali sono tratti da un versetto del testo giovanneo, divenuto celebre anche nella storia dell’arte sacra e con cui la Vergine fa il suo ingresso trionfale da protagonista “vestita di sole, con la luna sotto i piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle” (Apocalisse 12,1).
Il libro esplora ambiti culturali e geografici finora ignorati o comunque non investiti da indagini sistematiche: la Calabria, Napoli, Roma, la Repubblica di Genova, lo Stato di Milano e il Principato Vescovile di Trento in un arco cronologico compreso tra la seconda metà del Quattrocento e il Settecento e, limitatamente a Roma e alla Calabria, sino all’Ottocento, recuperando all’attenzione degli studi una produzione artistica di grande pregio, una sorta di “quadreria mariana” ricca di capolavori già noti, ma incrementata dall’acquisizione di testimonianze figurative in massima parte ancora inedite.
Accanto allo studio più prettamente iconografico – che si pregia di interessanti novità, quali l’analisi della Vergine di Guadalupe, in veste di Immacolata India – il volume indaga il tema dell’Immacolata secondo un’ottica che può definirsi plurale affrontando i molteplici contesti – devozionali, cultuali, antropologici, politici, economici, sociali – che interagiscono in un affascinante gioco di intrecci.
Un’attenta pagina, ricca di trame narrative e religiose, è dedicata, infine, ad una ricorrenza festiva dalle antiche radici storiche e tuttora celebrata con grande fede e partecipazione di popolo: la suggestiva e sentita Festa dell’Immacolata di Marina di Nicotera.

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