Europride, in 500mila a Roma per i diritti degli omosessuali

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Roma – In 500mila sono arrivati a Roma sabato scorso per l’Europride e hanno sfilato per le vie della città cantando e ballando contro la violenza e la discriminazione. Una scia di colori e musica ha percorso il centro della capitale per rivendicare i diritti di gay, lesbiche, bisex e trans. “L’amore tra uguali non è così diverso” e “Proteggimi, assicurami, reprimimi, pensionami, e soprattutto fammi sposare” sono stati alcuni degli striscioni che hanno accompagnato la sfilata dei 39 carri allegorici, tra cui quello dei Radicali con Marco Pannella.

Nel corteo ha sfilato anche il trenino dei genitori omosessuali con i propri figli. “È l’amore che crea una famiglia” dice il loro slogan. “Siamo donne e uomini che hanno accettato la propria omosessualità dopo aver avuto dei figli all’interno di una relazione eterosessuale” spiega un volantino dell’associazione Famiglie Arcobaleno.

Tanti anche i volti politici del centrosinistra, primo fra tutti il governatore della Puglia Nichi Vendola. “Questa piazza lancia un messaggio semplice e forte – ha detto il leader di Sel – la diversità è una ricchezza, non una minaccia”.

Per la deputata del Pd Paola Concia “l’Europride serve perché ogni anno noi dobbiamo ribadire che ci siamo. Lo fanno anche nei paesi come la Germania dove i diritti ci sono: dove è possibile sposarsi e avere figli”.

Secondo Vladimir Luxuria “il problema dell’Italia forse sono le Alpi. Perché, oltre le Alpi, dovunque andiamo, ci vengono riconosciuti cittadinanza e diritti. Da noi, no”.

Oltre a loro, hanno sfilato per rivendicare i diritti degli omosessuali anche il presidente onorario dell’Arcigay Franco Grillini, la deputata dell’Idv Silvana Mura e il segretario di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero.

Al corteo ha preso parte anche il presidente della regione Lazio Renata Polverini. “Ho scelto di partecipare all’Europride – ha detto la governatrice del centrodestra – perché ho accolto l’invito che mi è arrivato dagli organizzatori e dalle associazioni che nel Lazio lavorano costantemente con la regione. Credo sia giusto essere qui perché dobbiamo essere presenti come istituzioni”.

Partito da piazza della Repubblica, il corteo è arrivato al Circo Massimo per l’esibizione Lady Gaga, madrina della manifestazione.

Durante la sfilata c’è stato un momento di contestazione da parte di militanti di Forza Nuova. Alcuni appartenenti al partito di estrema destra sono saliti sugli archi del Colosseo e hanno esposto uno striscione con scritto “Roma capitale della tradizione”, ma una decina di partecipanti al corteo lo ha subito rimosso. In seguito all’accaduto, gli uomini della Questura hanno fermato e denunciato cinque persone iscritte a Forza Nuova.

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