Al Teatro Villa Pamphilj “Coppelia Suite”, drammaturgia e coreografia di Milena Zullo

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Il racconto dell’amore tra Swanilda e Franz, come dell’amore che il vecchio Coppelius nutre per la sua bambola perfetta, Coppelia, diventano qui, calati nei sogni della nostra giovanissima Swanilda, un piccolo ed ironico sogno/incubo. In esso la dialettica generazionale tra figli adolescenti e genitori non sempre “patentati” si snoda nella nostra contemporaneità con toni buffi e grotteschi ma altrettanto dolenti per quella inadeguatezza diffusa che separa genitori e figli, un’inadeguatezza che solo l’Amore profondo può col tempo colmare. Così, il racconto della Bambola che ereditiamo dal repertorio classico, si trasforma in un racconto a tratti fumettistico del mondo adolescenziale e di quello genitoriale di oggi. Il nostro Coppelius diviene un genitore autoritario che sembra avere agli occhi degli altri genitori la ricetta perfetta per la crescita di una figlia perfetta: una Coppelia sempre assenziente, mentre Swanilda e Franz, adolescenti paradigmatici ai loro genitori vivranno i conflitti tipici di tale paradigma. Non tutto però è sempre ciò che sembra, così tra i diktat e i capricci, tra racconti ironici e veloci di personaggi adulti mai cresciuti o giovani troppo anziani, tra un selfie e un accenno a temi più importanti, quali bullismo e cyberbullismo, dietro la superficialità propria dell’essere solo immagine, scopriremo come difficile e misteriosa sia la crescita, augurando ai nostri figli di trovare realizzazione, passando attraverso l’Amore e il suo arcobaleno di colori.
L’Opera nasce per un organico di giovanissimi danzatori di formazione classica, ma con una forte contaminazione contemporanea. Le tematiche affrontate, così come il linguaggio utilizzato nel racconto appartengono al mondo dei nostri giovani eccellenti interpreti, ma anche a noi tutti in quanto già adolescenti, oggi genitori, figli di una cultura che a dispetto della globalizzazione più sana, ci ha nutrito e ci nutre coniugando con volontà rinnovata la memoria cosciente e incosciente ad un’Europa più grande, ma ancora troppo piccola per accorgersi che la diversità, tema cardine della crescita è la vera protagonista della nostra Coppelia.
Non esiste racconto migliore per far nascere e crescere un giovanissimo gruppo performativo, una giovane Compagnia che raccolga l’esperienza ampia e virtuosa del Balletto di Roma.

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