Prestiti dalle banche: ecco perché è fondamentale avere una buona reputazione

Chiedere un prestito può sembrare facile, ma se si ha una ‘cattiva reputazione’ sul web gli ostacoli si possono moltiplicare

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Una buona reputazione sul web è fondamentale anche se si vuole richiedere un prestito in banca. Se all’apparenza le due cose paiono essere scollegate, in realtà tra loro c’è un legame profondo che può trasformarsi in un problema o in una serie di ostacoli qualora si chiedesse un prestito alle banche. Non tutti sanno, infatti, che tra i motivi di rifiuto di un prestito bancario può esserci anche la cattiva reputazione di una persona o di un’azienda sul web. Le banche si riservano di fare controlli sul futuro creditore prima di concedere il prestito: oggi, digitando il nome di una persona o di un’azienda sui motori di ricerca più popolari si apre una vera e propria banca dati che permette a tutti di accedere a foto, video e notizie riguardanti l’oggetto della ricerca.

Se la ricerca produce un risultato negativo ed emergono notizie dannose o incongruenze sull’azienda o sulla persona, la banca può riservarsi di non concedere il prestito. L’istruttoria che avvia la banca o l’intermediario finanziario permette al soggetto finanziatore di conoscere l’affidabilità del soggetto richiedente del prestito: una referenza creditizia negativa porta a considerare il soggetto come un ‘cattivo pagatore’ e quindi diminuire le possibilità di approvazione del prestito. Se a questo – che le banche hanno come prassi attraverso l’utilizzo dei database della Centrale dei Rischi – si aggiunge anche la ricerca sul web in cui possono essere trovati elementi dannosi che contribuiscono all’aumento della reputazione negativa l’accettazione del prestito può rivelarsi davvero difficile e il percorso ricco di ostacoli e difficoltà.

“In Italia – spiega Andrea Baggio, CEO/Amministratore delegato di IReputation – ci sono aziende che si occupano di ‘pulire’ le reputazioni di persone ed aziende”. Un lavoro che in Italia svolge anche IReputation e che permette di ottenere la cancellazione di elementi dannosi dal mondo del web e di costruire una reputazione positiva. “Le banche si riservano di controllare le reputazioni dei loro clienti – conclude Baggio – ed è importantissimo il ruolo di aziende che individuano e cancellano dal mondo del web notizie, immagini, video che possono rivelarsi dannose per la reputazione di privati ed aziende. Rivolgendosi ad aziende specializzate, infatti, si può sistemare la reputazione sul web ed evitare episodi spiacevoli come la non concessione di un prestito”.

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