In vista della convention democratica con cui la vicepresidente Kamala Harris e il neo-candidato alla vicepresidenza Tim Walz accetteranno la nomination per le prossime elezioni presidenziali, emerge uno dei temi forti su cui i due candidati intendono battersi in questa campagna elettorale, ovvero quello dei diritti riproduttivi.
Dal 1973 gli Stati Uniti garantivano il diritto all’aborto a livello federale, ma questa sentenza fu completamente rovesciata dalla Corte Suprema nel 2022. Nonostante il tentativo dei giudici repubblicani di diminuire gli aborti in tutto il Paese, diversi studi dimostrano che dalla storica sentenza del 2022 c’è stato un leggero aumento, che di fatto certifica l’inefficacia del provvedimento.
Una ulteriore sentenza della Corte Suprema a cui sono seguite numerose polemiche è dovuta all’immunità concessa all’ex presidente Donald Trump. Dei 6 giudici della corte 3 sono stati eletti dal magnate e sono stati coloro che hanno giocato un ruolo chiave sulle sentenze legate all’aborto e all’immunità, certificando ancora una volta il controverso legame tra la politica e la magistratura.
Fino ad adesso le riforme presentate dall’amministrazione Biden durante il suo mandato hanno visto delle decisioni controverse da parte della Corte Suprema. Allo stato attuale il Congresso statunitense vede la Camera a maggioranza repubblicana e il Senato in mano ai democratici.
Risulta chiaro che nel caso in cui uno dei due partiti dovesse ottenere la maggioranza sia al Senato che alla Camera, sarà più facile far passare i disegni di legge corrispondenti alle linee politiche dei rispettivi partiti. È stato questo il motivo per cui diversi esponenti democratici nelle scorse settimane hanno esercitato una pressione importante sul presidente Biden affinché quest’ultimo si ritirasse dalla corsa alla Casa Bianca. Il timore che i democratici potessero perdere la maggioranza al Senato è stato l’elemento che ha fatto crescere le pressioni su Biden in merito al ritiro.
Secondo quanto riportato dal Washington Post, sono emersi ulteriori elementi in merito all’attentato ai danni dell’ex presidente Donald Trump durante il comizio a Butler, in Pennsylvania. Diversi dati mostrano che gli agenti della polizia locale hanno perso il contatto con l’attentatore Thomas Matthew Crooks, nonostante il ventenne fosse stato segnalato da alcuni spettatori e individuato.