Il tam tam dei tifosi su internet ha raccolto un esercito di 47.000 appassionati rossoneri, al grido online “Non si vende Kakà” esprimono in Rete il proprio stato d’animo per veder sfuggire, impotenti, il loro idolo, il loro mito, il loro “amico” in un’altra sponda.
Si sentono abbandonati. Feriti.
E quando una persona si sente abbandonata e ferita nel proprio Io, si ribella.
E come si può ribellare un rossonero ferito? Semplice, dicono. Boicottiamo le elezioni.
All’interno del gruppo in numerosissimi post si è parlato anche di boicottare, per gli elettori del Popolo della Libertà, le elezioni che si svolgeranno oggi e domani. L’annullamento della scheda facendo riferimento a Kakà.
Quello che stanno organizzando è una vera e propria rivolta civile partita da Facebook, dal più grande social network presente su internet, che rappresenta, almeno in Italia, il primo esempio di come la Rete unisce grazie alle passioni, alle emozioni, ai desideri.
Silvio Berlusconi forse dovrebbe preoccuparsi!
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non si vende kakà
non si vota berlusca
SI VOTA KAKA’
IO ANDRò OGGI A VOTARE E SCRIVERO’…NON SI VENDE KAKA’!.RAGAZZI FACCIAMO SEENTIRE LA NOSTRA VOCE….
E si ,deve preoccuparsi tanto,sicuramente oggi vincerà senza di noi ma al domani ci ha pensato?Poi pensi alla provincia di Milano,il partito con candidato unico:NON SI VENDE KAKA’,andrà avanti noi non dimenticheremo,e per un’eventuale ballottaggio avrà bisogno di noi,che ci pensi bene,è infantile quel che facciamo?Lo sappiamo,ma non abbiamo altro modo,in questo brutto KAKAè PER NOI è UN VALORE UMANO E NON SOLO UN CALCIATORE e i valori umani non hanno prezzo.VOTA E FAI VOTATE KAKA’