Procchio, che fine farà il mitico ristorante “Da Renzo”?

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Avevano tanto talento e pochi soldi in tasca. E per sfamarsi, per un piatto di buoni spaghetti al sugo di pomodoro o alle vongole veraci, ripagavano l’oste offrendo la loro arte. In che modo? Affrescando le pareti. Ha fatto la storia il ristorante “Da Renzo”, all’incrocio di Proccio, proprio lungo la provinciale che collega la frazione più grande di Marciana con Marciana Marina. Meta e curiosità di turisti. Non foss’altro per via dell’insegna, proprio sullo stipite della porta d’ingresso che avvertiva i turisti di passaggio: «Napoleone il Grande non ha mai mangiato qui». Un modo ironico per distinguersi dagli altri locali turistici. Al di là di questo il luogo è stato il primo ristorante della zona, a ridosso degli anni della seconda guerra mondiale. Posto frequentato anche da molti artisti che, all’epoca, non avevano molti soldi nelle scarselle. Le firme che sono ancora leggibili sono quelle di Denis Martinez , Gonni, Renzo Baraldi, Abramo Scortecci, Francesetti, Leonetto Cozzi, Eolo Puppo, Enzo Faraoni, Emilio Ambron, Rodolfo Marma, Valentino Ghiglia, Beppe Lieto e due ottimi disegnatori come Marcella Olschki ed Ormanno Foraboschi. Un bel cocktail di pittori che, attraverso i loro disegni e le loro firme, hanno documentato di essere passati da questo posto. Il tutto nato attorno a quel genio dell’arte che è stato Beppe Lieto. Adesso che fine faranno il locale? In paese corre voce che il proprietario abbia intenzione di cedere l’immobile. Ma qual sarà il suo destino? È davvero un peccato che quello che è passato alla storia per essere diventato un po’ il “cenacolo dell’arte elbana”, un punto di ritrovo di artisti famosi che ha ospitato anche Giorgio De Chirico: lasciò da queste parti un bozzetto definito un vero bijoux, un gioiellino artistico che sarà esposto nel corso della mostra, prima che il locale sia trasformato chissà se in una pizzeria o in una rosticceria. «E le pitture che fine faranno?», se lo chiedono in tanti. Nel frattempo è sorto un piccolo comitato locale che si pone l’obiettivo di valorizzare il luogo e dare all’ambiente quella fruizione che risulta più consona alla sua storia e. «Procchio – dice Fiamma Lieto, figlia del pittore Beppe Lieto – ha sempre richiamato il fior fiore degli artisti e non solo italiani, ma europei. A noi piacerebbe che una simile vocazione continuasse nel tempo».

Luigi Cignoni

 

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