Liceo scientifico “Foresi” di Portoferraio: nella stessa classe tre studenti da “Cento e Lode”

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A conclusione degli esami di Stato, l’Istituto scolastico “Foresi” desidera segnalare – esprimendo nel contempo apprezzamento – un risultato notevole e abbastanza raro. Ci si riferisce ai tre “Cento e Lode” conseguiti da alunni di una stessa classe.
Gli alunni sono Fabrizio Anelli, Francesco Baldetti e Francesco Peria, appartenenti alla 5 sezione B del liceo scientifico.
Si tratta del giusto e dovuto riconoscimento al tanto impegno profuso nei cinque anni. Come è noto, la “Lode” può essere assegnata solo a chi ha ottenuto il massimo dei crediti nel triennio finale, nelle prove scritte e nella prova orale. I tre studenti hanno conseguito nel triennio una media superiore a 9,50, senza neanche un voto inferiore all’otto e senza godere di alcun tipo di bonus da parte della commissione.
Alessandro Marino è stato il docente di matematica nei cinque anni e anche il coordinatore della classe. Commenta: “Un percorso impeccabile per tre ragazzi estremamente motivati e dotati di significative capacità critiche, con una particolare predisposizione verso la matematica, materia della quale hanno sempre dimostrato di conoscere e padroneggiare con sicurezza e autonomia i contenuti, le tecniche e le procedure specifiche e di essere in grado di formulare valutazioni personali autonome e pertinenti prospettando, nelle varie prove alle quali sono stati sottoposti negli anni liceali, soluzioni degne di particolare rilievo. In sede di colloquio finale hanno inoltre utilizzato con precisione e ricchezza espressiva la terminologia specifica acquisita negli anni operando collegamenti precisi e puntuali fra i vari ambiti della matematica e le altre discipline di indirizzo scientifico”.
Ai tre “centisti con lode” abbiamo chiesto una loro riflessione. Hanno risposto con una nota congiunta: “Eravamo solo meri cognomi, quando cinque anni fa ci siamo incontrati: la posizione occupata da ciascuno sui banchi era l’unico criterio che ci identificava. Ora che l’esame di maturità è stato superato siamo pienamente consapevoli che il nostro percorso formativo ci ha indotto a conoscerci come persone. Probabilmente non ci saremo idillicamente amati, ma sinceramente rispettati per ciò che ciascuno ha rappresentato, per i carismi che ci hanno caratterizzato, per il contributo che ognuno nella propria diversità ha apportato. Ringraziamo i nostri prof, sarebbe scontato, ma è doveroso affermare che li porteremo sempre con noi nelle nostre esperienze di vita e di studio futuri. Umberto Eco, recentemente scomparso, ha affermato che la sua vita e la sua carriera devono molto ai prof del liceo. Sarà così anche per noi. I nostri insegnanti nella loro diversità ci hanno supportato con affetto spesso paterno, talvolta fraterno, le nostre prof ci sono state maternamente vicine per cinque anni, tutti hanno profuso un impegno professionale grande e generoso. Grazie”.
A loro, ai “cento” (Laura Berni, Matteo Chiapperini, Pietro Diversi, Federico Gelsi, Matilde Russo e Claudia Vello) e a tutti i maturati, i migliori auguri per il futuro, che sia foriero del giusto apprezzamento che tutti loro meritano.

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