Brunetta insulta i precari, Celardo esige dimissioni immediate

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Roma – “La mia è una condanna totale e assoluta, siamo di fronte ad un atto gravissimo di imperdonabile irresponsabilità, non solo per  un ministro, ma per un qualsiasi politico o cittadino. Nessuno si può e si deve permettere di insultare così dei giovani che vivono una condizione drammatica, in un paese economicamente allo sbando, abbandonato politicamente. Questo Governo, due giorni fa, ha avuto 28 milioni di schiaffi, Brunetta rappresenta la feccia della politica italiana, non mi prendo paura di dirlo pubblicamente rischiando una querela, perché un ministro della Repubblica non deve permettersi di insultare dei cittadini, per giunta giovani alla ricerca di lavoro, che speranzosi, ansiosi e fiduciosi si rivolgono verso il governo con istanza di soccorso. Tutto questo non è ammissibile, un Ministro della Repubblica che si permette frasi del genere deve rassegnare immediatamente le dimissioni, senza discussioni e senza tergiversare”.

Accorato e netto il commento di Carmine Celardo, responsabile per il Lavoro e l’Occupazione dell’Italia dei Diritti, alle frasi choc rivolte dal Ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta ad un gruppo di precari. Sul palco, durante il suo intervento al convegno romano “I Giovani innovatori”, Brunetta è stato approcciato da alcuni rappresentanti della “Rete precari della pubblica amministrazione” ai quali ha risposto – “Siete la parte peggiore dell’Italia” per poi andarsene.

“Voglio la testa di Brunetta – dichiara Celardo –  e lo dico da esponente di un movimento che tutela i diritti dei cittadini tutti, di destra e di sinistra, perché i precari, ricordiamolo a questo ‘deficiente’, non sono solo comunisti, premesso che forse Brunetta ha dimenticato di essere stato per tanti anni un uomo di fiducia di Craxi. Hanno preso 28 milioni di schiaffi eppure non se ne vogliono andare, è ora che Brunetta rimetta il suo incarico,  il Presidente della Repubblica a questo punto ha il potere e il dovere di intervenire con una reprimenda ufficiale, chiedendo la testa del ministro. I precari sono persone di ogni fede politica, questi sarebbero la parte peggiore dell’Italia solo perché figli della generazione dei coetanei di Brunetta, sono ragazzi con l’acqua alla gola, non certo precari per scelta loro, ma per scelta della generazione dei genitori. Questo Ministro che non è degno di esserlo  – prosegue l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – se ne deve andare oggi, immediatamente, non voglio sentir parlare di interrogazioni parlamentari o di chiarimenti, Brunetta deve salire al Quirinale e abbandonare il suo ruolo.”

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2 Commenti

  1. Ci sono precari di 45 anni con mutui e figli. Non certo per loro scelta. Persone che per anni hanno contribuito e lavorato in luoghi pubblici dove ognuno ha guadagnato sulla loro pelle. La mia pelle direi, visto che sono una precaria. A testa alta sono una grande lavoratrice sono in grado di coprire ogni ruolo lavorativo nonostante diversi titoli di studi e competenze, le scelte politiche di persone senza scrupoli hanno creeato questo tipo di società assurda. Io dico ai “precari” di non sentirsi insultati percheè la vita stessa è precaria ed ognuno di noi che con forza è riuscito ad avere una vita dignitosa in un paese assurdo e ridicolo di politicanti come i nostri, deve essere orgoglioso. Al Sig. Brunetta che a me non sembra affatto un Ministro auguro di vivere tutte le difficoltà che ho vissuto io ma in tarda età, visto che ormai ci siamo e che si raccoglie ciò che si semina. Sopra al governo c’e’ il Cosmo, la spiritualità e la casualità della meravigliosa vita. “Gli insulti contro gli innocenti non saranno silenziosi in cielo” recitava qualcosa del genere il vangelo? Io sono buddista. Credo nella causa ed effetto. Buona giornata.

  2. Il sig. Ministro Brunetta ha cpnfermato per l’ennesima volta di essere portatore di un grave disturbo comportamentale. Questo ne determina la incapacità ad operare efficacemente nel suo ruolo pubblico. In un momento particolarmente grave per l’Europa e per il nostro Paese noi ( ma chi lo ha eletto/nominato?) gli affidiamo la gestione dell nostro lavoro e quello dei nostri figli . Dimissioni subito o ricovero coatto. Cordialmente.

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