Etna Nord, Sciarone bene comune: incontro pubblico con FAI

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RANDAZZO – Un luogo che è insieme natura, identità e futuro: il Parco Sciarone, sul versante nord dell’Etna, torna al centro dell’attenzione con un appuntamento che mette in rete istituzioni, comunità e mondo scientifico. Domani, sabato 20 dicembre 2025, alle ore 10.00 al Centro Polifunzionale “ex Cinema Moderno” (via Cairoli 51), si terrà il meeting “La forza del vulcano, la vita della terra”, primo grande momento pubblico del programma “Sciarone – Paesaggio di fuoco e di memoria”.

A sottolineare il rilievo strategico dell’iniziativa sarà la presenza di Luca Sammartino, vicepresidente della Regione Siciliana e assessore regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, che porterà i saluti istituzionali insieme ai rappresentanti degli enti promotori: Delegazione Fondo Ambiente Italiano di Catania, Gruppo FAI Etna Nord, Comune di Randazzo e UNPLI.

Un segnale chiaro: la valorizzazione del paesaggio etneo e dei suoi patrimoni naturali è una leva concreta di sviluppo sostenibile, cura del territorio e crescita culturale.

Seguiranno gli interventi – introdotti e moderati dalla prof.ssa Antonella Nicosia – di Isabella Giusto (Componente Commissione Straordinaria del Comune di Randazzo), Alberto Pulizzi (Dirigente Generale Dipartimento dello Sviluppo Rurale e Territoriale della Regione Siciliana), Marilisa Spironello (Capo Delegazione FAI Catania) e Rosaria Millone (Capogruppo FAI Etna Nord). Poi la sessione tematica entrerà nel cuore del tema: lo Sciarone come laboratorio a cielo aperto di trasformazione geologica, biodiversità e memoria collettiva. Tra i relatori: Agatino Sidoti (Dirigente Servizio 11 – Regione Siciliana, Servizio per il territorio di Catania), Stefano Branca (Vulcanologo, INGV Catania), Antonio Stroscio (Geologo, UniCT) con un focus su “cenere vulcanica: da rifiuto a risorsa a impatto zero”, Teresa Magro (Archeologa) sul rapporto tra paesaggio e identità tra Alcantara e Randazzo, Gianni Petino (Geografo economico-politico, UniCT) con una lettura geopolitica del vulcano e Gianpietro Giusso Del Galdo (Botanico, UniCT) sulla rinascita delle sciare come resilienza naturale.

Il meeting vuole costruire una visione condivisa: fare del Parco Sciarone un bene comune da conoscere e custodire, un luogo capace di unire educazione ambientale, ricerca, turismo responsabile e senso di appartenenza. Un percorso che proseguirà nel 2026 con nuovi appuntamenti, che vedranno Randazzo e lo Sciarone protagonisti di un itinerario dedicato al paesaggio vulcanico.

Partecipare significa entrare in una narrazione che riguarda tutti: l’Etna non solo come scenario, ma come patrimonio vivo, che chiede competenze, ascolto e responsabilità condivisa.

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