“Il disorientamento non risparmia nemmeno gli studenti. E le loro famiglie. Che dovranno abituarsi, ancora più degli altri anni, a vedere cambiare in continuazione i docenti dei loro figli, visto che in Italia un insegnante ogni sette è precario. Il ritardo delle immissioni in ruolo porterà , infatti, all’individuazione dei supplenti annuali in notevole ritardo rispetto all’avvio dell’anno scolastico – sottolinea il sindacato -. Nel frattempo i dirigenti scolastici, 2mila dei quali a capo di più istituti, saranno costretti a nominare i supplenti dei supplenti. Con un ‘ballettò di nomine di nuovi docenti che se va bene si concluderà a Natale”.


