Turismo di prossimità, appello del movimento Sudonne

0
456

Le prospettive del turismo post-Covid nel nostro Paese sono ormai abbastanza chiare. Da una parte, tutti gli indicatori, le indagini ed i sondaggi effettuati fino ad oggi non mostrano alcun dubbio nel confermare che la timida domanda turisticadelle prossime settimane e dei prossimi mesi sarà esclusivamente domestica e di prossimità. Dall’altra, di fronte al crollo già in atto dei flussi turistici internazionali, l’Italia delle Città d’arte e delle destinazioni turistiche più standardizzate e rinomate sta tentando di mutare cliché e di riorganizzarsi, ispirandosi ai modelli del turismo lento e sostenibile che, fino a qualche mese fa, venivano ancora considerati un format di nicchia da laboratorio, buono ed utile al massimo per la cosiddetta Italia dei centri minori. Una fotografia storica e forse irripetibile che non può non rappresentare, per i territori della nostra regione, una vera e propria chiamata alle armi della fantasia, della creatività, dell’ottimismo e della progettazione. Con un obiettivo mai stato così a portata di mano: ripartire, da noi stessi e dalle risorse naturali, identitarie, esperienziali e distintive di una terra che autentica, sostenibile, lenta ed emozionante lo era già, senza doversi inventarsi null’altro.
È con queste premesse che Sudonne, movimento che raggruppa 15 donne imprenditrici e professionisti calabresi e del Sud Italia e nato con l’ambizione di dare voce ad una rete femminile virtuosa per un nuovo protagonismo meridionale, lancia un appello al tessuto imprenditoriale del territorio: trasformiamo subito in una opportunità di riscatto locale gli effetti sul turismo tout court prodotti purtroppo su scala nazionale dall’emergenza Covid.
C’è un dato in particolare – spiega Filomena Greco, ispiratrice e promotrice del progetto Sudonne – sul quale più di altri invitiamo a riflettere: è saltata totalmente la programmazione turistica immaginata e avviata prima dello scoppio della pandemia e, quindi, anche alle nostre latitudini, è saltata tutta l’impostazione, condivisibile o meno, delle iniziative e degli eventi turistici già calendarizzati, per come svoltisi negli anni passati. – Ciò significa – va avanti – che si libera e si libererà anche una importante quota di risorse economiche che, fino ad oggi, è stata destinata, soprattutto dal pubblico ma anche dal privato, alla organizzazione di manifestazioni estive per lo più all’aperto e con importanti fenomeni di assembramento che, invece continuerà a restare vietato ancora per un medio-lungo periodo.
Quale occasione migliore – scandisce la promotrice di Sudonne – per concentrare risorse, energie e sforzi nella direzione di costruire finalmente uno strumento di promozione turistica e di comunicazione strategica unitaria del territorio omogeneo che va da Corigliano-Rossano a Cariati, con tutto l’entroterra della Sila Greca e dell’Arberia? – Da qui l’appello a tutte le imprenditrici ed imprenditori dell’area territoriale che include i 14 comuni di Cariati, Terravecchia, Scala Coeli, Pietrapaola, Mandatoriccio, Calopezzati, Caloveto, Cropalati, Bocchigliero, Campana, Crosia, Longobucco, Paludi e Corigliano-Rossano a farsi protagonisti e partner ideali, culturali e finanziari del progetto di realizzazione di un videoclip professionale dedicato ai marcatori identitari distintivi ed all’offerta di turismi 365 giorni l’anno di questo territorio; una vera e propria visita virtuale concentrata sull’appeal esperienziale più competitivo del nostro patrimonio di risorse naturali da diffondere, attraverso un’attenta strategia di comunicazione, oggi nella nostra stessa regione a beneficio del turismo di prossimità e successivamente su canali nazionali ed europei, guardando alle prospettive di riapertura e rilancio totale del mercato turistico internazionale .Siamo convinte – conclude la Greco, annunciando che già dieci imprenditrici del territorio hanno aderito con entusiasmo al progetto – che ci sia bisogno di muoversi ed organizzarsi senza attendere con le mani in mano. Cogliamo questa occasione per investire dal basso in un’azione di unità e di rafforzamento, come mai è stato fatto fino ad oggi, dell’immagine più bella, vincente e complessiva di questo territorio, per farci conoscere ed attrarre anzi tutto i nostri corregionali ma anche per prepararci, con visione, ad attrarre, finalmente insieme, i potenziali visitatori dei prossimi anni.

Articolo precedenteCoronavirus, per l’editoria digitale due interventi di sostegno dal Governo
Prossimo articoloLa Tela di Rescaldina presenta “Cultura d’Asporto”

Lascia un commento

Please enter your comment!
Please enter your name here