Forestale, prossima l’audizione del Coisp alla Camera

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“L’accorpamento del Corpo Forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri non si deve fare. Non serve a eliminare alcuna duplicazione perché nessun altro svolge i compiti importantissimi e fondamentali per un Paese che ha il nostro tipo di territorio. Non migliorerà il servizio reso ai cittadini perché non farà che diluire, frantumare, depauperare un impagabile bagaglio di competenza, professionalità ed esperienza indispensabile soprattutto nella lotta alle ecomafie ed a tutti gli altri gravissimi reati connessi al patrimonio naturalistico e ambientale. Comporterà un intollerabile abuso nei confronti di 7.000 lavoratori che assieme al loro status di Appartenenti a un Corpo di Polizia ad ordinamento civile perderanno tutti i loro diritti sindacali restando costretti ad un arruolamento forzato e acquisizione di status di militari. Questo paventato accorpamento non si deve fare. Sarebbe l’ennesima gravissima manifestazione dell’incolmabile distanza che esiste fra le scelte del Governo e i reali bisogni dei cittadini che non a caso, in occasione delle ultime consultazioni elettorali, hanno mostrato tutta la loro sfiducia verso una compagine politica che gli passa sopra come un Panzer su un cumulo di macerie”.
E’ questo, in sintesi, il contenuto dell’intervento del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, in occasione dell’audizione di oggi davanti alla Commissione Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni, e alla Commissione Difesa, della Camera, nell’ambito dell’esame dello schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo Forestale dello Stato (Atto n. 306).
Una posizione espressa da Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, che ha ribadito la ferma contrarietà al progetto di accorpamento, il cui relatore ha osservato che “settemila agenti del Corpo Forestale dello Stato riceveranno i gradi corrispondenti all’interno dell’Arma e una nuova divisa …. Non ci sarà dunque nessuna perdita di posti di lavoro e nessun trauma. … L’accorpamento inoltre sarà graduale. Ci sarà un percorso formativo che accompagnerà il passaggio da civile a militare delle settemila unità interessate”.
“Ma – insiste Maccari – non è che il possibile ‘trauma’ è scongiurato dal fatto che gli Agenti del Corpo Forestale dello Stato non perderanno il lavoro (avremmo ben voluto vedere se il Governo avesse realizzato una tale vergogna), né dal fatto che avranno ‘una nuova divisa’ (siamo certi che anche se dovessero per forza confluire nell’Arma dei Carabinieri, come in altra Forza di Polizia, preferirebbero continuare ad indossare la loro ‘vecchia divisa’ che – giusto per inciso – ha una storia importante di quasi duecento anni al servizio del Paese e per la tutela dei cittadini e dell’ambiente). Ma il ‘trauma’ sta proprio nel prendere atto che si sta eliminando un pezzo importante di trascorsi e presenti di questo Paese, fatto di abnegazione, professionalità e sacrifici anche in termini di vite umane, tentando di far credere che ciò avvenga ‘per dare pronta risposta alla richiesta di sicurezza dei cittadini’ quando in realtà quest’ultimi non avrebbero garantita affatto alcuna maggiore sicurezza dall’assorbimento del Corpo forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri tutt’altro. Settemila agenti, questa è la verità, vengono sacrificati per poter affermare che si è effettuata una ‘riorganizzazione’ delle Forze di Polizia quando non si ha il coraggio di effettuarne altre che sarebbero ben più opportune e realmente significative!”.
“Auspichiamo quindi – conclude il leader del Coisp – che possa esserci un momento di seria riflessione, certi che questa non potrà che portare ad escludere tanto il citato accorpamento quanto la volontà di eliminare dal territorio presidi degli apparati del sistema che in questi anni hanno contribuito a garantire Sicurezza a tutti i cittadini e la presenza, doverosa, dello Stato!”.

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