“FOOTBALL DREAM” IL FILM DEL GIOVANE REGISTA SOHRAB KAVIR

0
1654

LONDRA – Nella sala cinematografica della London Film School di Covent Garden, il regista Sohrab Kavir ha raccontanto la storia di giovani ragazzi affetti dalla distrofia muscolare attraverso il suo film intitolato “Football Dream”.

La sala se pur piccola e rustica ha creato un atmosfera perfetta per la trasmissione del film che ha commosso davvero tutti. Probabilmente l’ elemento che più ha riscosso successo è stato proprio che i protagonisti hanno interpretato il ruolo della loro vita, si sono mostrati nella loro quotidianità senza vergogna e paura, anzi gli stessi ragazzi trasmettevano forza e voglia di vivere a chi li osservava.

 

La pellicola racchiude i sogni di Mahadiri, Hojjat, Ozeur, Erfan, Ahman, Majid,Alizara, Ebrahim, e tanti altri, che sognano una vita da calciatori, appassionati e tifosi del cuore, i quali se pur coscienti che la loro malattia non riuscirà mai a far diventare loro calciatori, sognano davanti lo schermo del computer, si divertono e giocano con un piccolo biliardino fatto di cartone.

Le storie sono ambientate parallelamente tra Londra e Teheran, e nonostante le ovvie condizioni di vita diverse, ciò che colpisce maggiormente sono le famiglie dei ragazzi e soprattutto lo sguardo triste e commosso di padri e madri consapevoli che i loro bambini non vivranno mai una vita normale.

Altro protagonista indiscusso è stato lo stesso Sohrab. Il giovane regista infatti si è calato in prima persona nella sua “parte”, è entrato in punta di piedi nelle case e nella vita di questi giovani sognatori, con il sorriso e delicatezza, ha giocato con loro, ha regalato momenti di gioia e spensieratezza.

“Football Dream” è un film toccante sotto tutti i punti di vista. Se da un lato chi lo guarda può provare un senso di angoscia e tristezza immedesimandosi nella condizione dei ragazzi, dall’altra è importante cogliere il grande messaggio e insegnamento di vita che questi ragazzi trasmettono: mai arrendersi. Loro non si arrendono di fronte alla malattia, non si arrendono di fronte alle barriere architettoniche nelle quali si imbattono quotidianamente, non si arrendono alla vita.

 

 

 

Articolo precedenteCi sono davvero accordi segreti dell’Italia sui migranti?
Prossimo articoloPortoferraio, il “Cammino della Rada” restaurato. Italia Nostra invita i soci

Lascia un commento

Please enter your comment!
Please enter your name here