Sei ore in arresto cardiaco, escursionata si salva in Spagna

0
417

Sei ore in arresto cardiaco e poterlo raccontare di persona. Audrey Schoeman, 34enne britannica, è rimasta sorpresa da una tempesta nel mezzo di un’escursione sui Pirenei, in Spagna. Colpita da ipotermia, ha perso i sensi e il suo cuore ha smesso di battere. Quando è arrivata in ospedale a Barcellona, la sua temperatura corporea aveva raggiunto i 18 gradi.

“Credevamo fosse morta”

Quando Audrey ha raggiunto l’ospedale di Barcellona, diverse ore dopo, i segni vitali erano ridotti a zero. “Ero convinto di averla persa”, ha raccontato il marito Rohan Mash, che ha assistito al peggioramento delle condizioni della donna fino all’arrivo dei soccorsi, rallentati dal maltempo.

Shoeman ha raccontato la sua esperienza all’ospedale catalano Vall d’Hebron. “E’ incredibile che io sia sopravvissuta – ha detto – Sono molto fortunata a essere qui e a poter continuare la mia vita. Sono davvero felice”.

Un caso eccezionale

Per i medici il caso è a tutti gli effetti eccezionale. Quello di Audrey Schoeman è il più lungo arresto cardiaco da cui sia stato rianimato un paziente in Spagna. Ma proprio l’ipotermia, spiegano i dottori, ha protetto il corpo e il cervello da ogni danno.

In una corsa contro il tempo, i sanitari hanno utilizzato la circolazione extracorporea (Ecmo), una tecnica che supporta le funzioni vitali aumentando l’ossigenazione del sangue, riducendo i valori ematici di anidride carbonica, incrementando la gittata cardiaca e agendo sulla temperatura corporea.

L’escursionista è stata dimessa 12 giorni dopo, solo con qualche problema di mobilità e di sensibilità alle mani. Ma con un’infinita riconoscenza per i medici che l’hanno salvata.

 

Articolo precedenteDal 1 gennaio un regolamento Ue taglia le emissioni. Il settore auto è pronto alla sfida ecologica?
Prossimo articoloAlta Savoia, covo delle spie russe in Europa

Lascia un commento

Please enter your comment!
Please enter your name here