Leonardo Drew per la prima volta in una galleria italiana

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Napoli – Viene presentata per la prima volta in Italia in una galleria privata la personale di Leonardo Drew, artista di spicco del panorama internazionale contemporaneo. Risale infatti al 2006 a Palazzo delle Papesse di Siena l’unica mostra istituzionale organizzata in Italia a lui dedicata.

La galleria Napolinobilissima apre la stagione autunnale con un importante appuntamento: dal 23 settembre, e sino al 19 novembre, ospita 14 opere del celebre scultore americano, cui si aggiunge una installazione site specific.

Leonardo Drew è una delle figure più significative tra gli esponenti della scena artistica contemporanea nera americana. Cresciuto a Bridgeport, Connecticut, in un modesto quartiere popolare, Drew si avvicina molto presto al disegno e dopo il diploma in belle arti conseguito a New York nella metà degli anni ’80, si dedica completamente alla scultura e ad una ricerca sperimentale sui materiali. La sua espressione artistica trova una fonte di ispirazione inesauribile in oggetti ed elementi recuperati che poi lavora ed assembla in composizioni astratte di grande impatto visivo.

Seguendo i canoni dell’object trouvé, Drew cerca i suoi materiali in natura, per le strade, nelle discariche dove qualsiasi oggetto può essere importante: pezzi di legno e rottami di ferro, carta, cotone, imballi di plastica, macerie, stracci.
La sua arte inizia con la ricerca e la raccolta e prosegue con un’ulteriore momento fondamentale: la preparazione dei materiali.
La maggior parte di quello che egli trova viene sottoposto ad un processo di invecchiamento. Drew preferisce non rivelare i particolari del procedimento che sfrutta anche la forza degli elementi naturali, come sole e acqua. Per questo motivo Drew, oltre al suo studio di Brooklyn, possiede un vasto spazio a San Antonio in Texas, un luogo con tutte le caratteristiche naturali a lui necessarie per realizzare molte delle opere che concepisce a New York.
I materiali così trattati vengono dipinti, legati tra loro o manipolati nella forma.

Il caos naturale e la rovina urbana, che questi elementi rappresentano, trovano un equilibrio ed un riscatto nella fase dell’assemblaggio quando Drew, costruita una sorta di griglia, lavora sezione dopo sezione, conferendo all’opera grande fisicità ma, allo stesso tempo, eleganza nella forma e bellezza poetica. Gli elementi tornano a nuova vita a celebrare simbolicamente il ciclo naturale di nascita-morte-rinascita.
La griglia è la mia fonte di salute mentale. Altrimenti sarebbe solo rumore – commenta a proposito Leonardo Drew – Queste cose sono forti ma se si sa cosa cercare, esse ti parleranno.
In questa convinzione, egli non ama limitare le possibilità delle sue creazioni imponendo una spiegazione personale per ogni opera che intitola semplicemente con dei numeri.

Prosegue l’artista: Quando la mia opera sta nel mio studio ha una potenza fisica che -a mio avviso- accomuna tutta l’arte afro-americana, spero che una volta finita acquisisca una leggerezza che la porti a fluttuare. Leonardo Drew porta a Napoli la sua arte che trascende qualsiasi contesto specifico, rendendo visibile l’energia con cui la morte può diventare una nuova vita. La galleria Napolinobilissima ha voluto cogliere quanto di poetico e vitale ci sia in questa idea, supportando la forte volontà della città a liberarsi finalmente dalla condizione straziata in cui versa da anni.

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