Immigrati, bagarre alla camera, IDV “Maroni assasino”

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Lampedusa – A poco più di 24 ore dalla tragedia del barcone rovesciatosi a 39 miglia a Sud Ovest da Lampedusa, sono ricominciate, nel Canale di Sicilia, le ricerche di eventuali sopravvissuti, e per il recupero dei corpi di chi non ce l’ha fatta.

Anche se l’ipotesi di trovare qualcuno ancora in vita è piuttosto remota. Finora sono 53 i sopravvissuti, condotti alla base Loran di Lampedusa dopo essere stati assistiti al Poliambulatorio dell’isola. I naufraghi sono tutti in discrete condizioni. Tra loro anche una giovane donna somala all’ottavo mese di gravidanza.
Su quanti fossero a bordo della (carretta) del mare non c’è certezza, ma il loro numero doveva essere comunque alto: intorno ai 300.

Il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha detto alla Camera che la speranza di trovare sopravvissuti “è incerta”.
Una seduta molto tesa, quella di Montecitorio, dove l’Idv ha attaccato il ministro con un cartello con scritto “Maroni assassino“.

A esporre il cartello è stato il deputato dell’Italia dei Valori Pierfelice Zazzera che si è scontrato con Giorgetti della Lega che ha cercato di difendere il collega di partito. Intervenendo sul suo viaggio a Tunisi per concordare le misure anti immigrazione Maroni ha detto che “bisogna chiudere i rubinetti, altrimenti non potremo gestire questo fenomeno epocale”.

Secondo i racconti dei testimoni, e quanto confermato anche dal comandante Pietro Carosia della Capitaneria di porto di Lampedusa, a bordo del natante c’erano anche donne e alcuni bambini. Sulla barca non c’erano tunisini, ma persone di diverse nazionalità, fra cui camerunensi, somali, nigeriani, eritrei, insomma, numerosi potenziali richiedenti asilo.

Le difficili condizioni del mare ieri hanno reso particolarmente complesse le operazioni coordinate dal Rescue Centre di Malta, dal momento che l’incidente è avvenuto in un tratto di mare di sua competenza.

I soccorsi, arrivati anche con gli elicotteri, hanno parlato di alcune decine di corpi senza vita tra le onde, tra cui anche bambini. Particolarmente scosso il capitano di un peschereccio che ha salvato diversi naufraghi che ha raccontato di aver visto molti morti in acqua.

Ieri intanto sono continuati i trasferimenti di immigrati fuori da Lampedusa. Le cattive condizioni del mare hanno reso impossibile l’attracco delle navi, così gli extracomunitari sono stati evacuati via aereo.
Dallo scalo isolano sono partiti otto ponti aerei con 243 persone. Tra di loro anche i 172 minori ospitati fino a ieri all’interno del Centro d’accoglienza di contrada Imbriacola.

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