“Made in Italy for Gentlemen” a Londra per diffondere e tutelare bravura esperienza e professionalità

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Londra – L’Italia è universalmente conosciuta come la patria del gusto e del bello. La patria della cucina, del vino, del turismo, e del saper vestire.

E saper vestire, o meglio saper realizzare capi d’abbigliamento di alta qualità lo sanno fare solo gli italiani.

Lo sanno fare gli artigiani italiani che si sono tramandati esperienze e professionalità di generazione in generazione.

E proprio l’elite italiana dell’abbigliamento di alta qualità creato e realizzato da artigiani italiani si è ritrovata all’Ambasciata Italiana di Londra per presentare le loro creazioni.

Passaggio Cravatte per le più belle e originali cravatte; Freccia srl per le calzature artigianali; Villa Milano per i preziosi polsini; Siniscalchi per le camicie su misura e la Sartoria Ferdinando Caraceni per i vestiti fatti a mano erano i brand presenti all’evento “Made in Italy for Gentlemen” insieme ai titolari del Ristorante Controvapore di Milano che ha presentato tre sue ricette nel corso del successivo party.

Nel corso della conferenza stampa di presentazione ell’evento tutti i partecipanti hanno espresso il loro disappunto su come il Made in italy è conosciuto, trattato e valutato.

Difficile dar torto a questi artigiani dell’elite della moda ma soprattutto della cultura italiana nel vestire.

Camicia fatta a mano (Siniscalchi Camicie su misura)
Camicie, cravatte, gioielli da polso, scarpe, giacche, realizzate a mano, una per una, con cura e sempre alla ricerca del meglio per il cliente. Dalla stoffa al taglio. Dalle pietre utilizzate al disegno delle cravatte. Per finire alle ricette nei ristoranti.

E’ questa la differenza tra un normale vestito ed un abbigliamento con la A maiuscola. E’ la differenza di un autentico ristorante italiano da un risotrante italiano con il solo nome.

Troppi oggi sono marcati con il Made in Italy ma che con l’Italia non hanno nulla a che fare.

I gemelli della “Gioielleria Villa”
Nei giorni scorsi ho partecipato ad un workshop sulla proprietà intelluttuale e trademark ed abbiamo proprio parlato di come tutelare dalle copie e dai manufatti i brand e i metodo di lavorazione.

Credo che l’Italia dovrà fare qualche ulteriore passo in avanti per tutelare il lavoro dei nostri immensi ambasciatori del saper vestire una persona.

Il legislatore italiano dovrà nel prossimo Parlamento prendere in seria considerazione che non è più sufficiente esporre una bandiera per titolarsi di “ristorante italiano”.

Che non è più sufficiente disegnare il tricolore verde/binaco/rosso sul logo dell’aziendaper essere considerati italiani. Che sui capi d’abbigliamento non è più sufficiente etichettare “Made in italy” per essere valutati come prodotti italiani.

Generazioni intere si sono tramandate esperienza e passione. Momenti favorevoli e passaggi negativi. Si sono tramandati modi di lavorare e di come trattare con i clienti.

E’ un patrimonio che l’Italia non deve disperdere. Che deve vicevrsa tutelare e migliorare. Oggi più di ieri, perché con la competizione globale dei mercati
e la velocità con cui le informazioni arrivano agli utenti, è necessario rivedere e proteggere il “Made in Italy”.

E si dovrebbe partire proprio da Londra per cercare di mantenere vivo il “Made in Italy” per il futuro di queste piccole aziende artigianali ma grandiose per quello che realizzano

Quindi cari amici lettori, informatevi prima di comprare un capo d’abbigliamento italiano o andare a mangiare in un ristorante italiano.

Verificate la correttezza e la italianità del prodotto che acquisterete.

E’ un vantaggio per tutti.
Per le aziende che producono e danno lavoro, per noi che avremmo ancora a nostra disposizione questi grandiosi artigiani italiani per vestirci e far bella figura nel Mondo.

Ricacrdo Cacelli
Cacelli Management & Consulting Ltd

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