Scandalo a Lampedusa, il Coisp: “I Politici credono che i Centri per immigrati siano Spa come quelle che loro frequentano”

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Dal Coordinamento per l’indipendenza sindacale delle Forze di Polizia riceviamo e pubblichiamo.

“I nostri Parlamentari e Ministri vivono evidentemente nell’illusoria convinzione che i Centri per Immigrati siano delle Spa dove gli ospiti godono di trattamenti di qualità quasi del livello di quelli che loro stessi frequentano. Non c’è altra spiegazione per l’ipocrisia sconfinata delle loro parole, dei loro commenti, dei loro interventi totalmente fuori tempo, e privi di ogni ragionevolezza. Ed intanto in quei Centri che scoppiano           si continua a soffrire, a star male, a patire disagi che superano di molto il limite che dovrebbe imporre l’umana decenza e l’umana pietà. Continuino pure i signori politici a fingere sdegno e raccapriccio, e intanto la gente continua a morire annegata, e intanto continueranno i soliti e consueti scempi di sempre, che tutti in verità conoscono, e che tutti quelli che ci hanno a che fare soffrono, in un modo o nell’altro. Tutti, tranne quelli che amano parlare, infervorandosi e giurando che ogni oltraggio sarà punito e pagato, da dietro le loro scrivanie romane. Se veramente si potesse e volesse far pagare a qualcuno per tanti oltraggi, i primi a subirne        le conseguenze dovrebbero essere proprio gli appartenenti a una classe politica inconcludente, troppo impegnata con le proprie beghe personali e di partito per occuparsi di tutti gli altri italiani, di tutti gli immigrati e, naturalmente, di tutti gli Appartenenti alle Forze dell’Ordine chiamati a badare ai primi ed ai secondi”.

Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, interviene con grande durezza dopo le tante polemiche sollevate dal video del Tg2 che ha mostrato le attività di attività di prevenzione per la scabbia nel Centro per Immigrati di Lampedusa svolte in condizioni di assoluta precarietà.

“La verità – insiste Maccari – è che ormai l’interesse dei nostri politici per i problemi di questo Paese è legato solo agli scoop giornalistici che impongono loro di intervenire con le solite, vuote, ipocrite parole di circostanza. Ma di fatti nemmeno l’ombra. Passati i titoli dei giornali tutto rimane esattamente come prima, anzi peggio. Per non parlare della tanto temuta Europa. L’Europa ci guarda? L’Europa ci giudica? No.            Ad essere giudicati non siamo genericamente questi ‘NOI’ sconosciuti. Giudicati, e nel peggiore dei modi, sono proprio quei politici che continuano ad abbozzare, a fare passerelle ai funerali di gruppo, ma poi non sono in grado di pensare ad una sola ragionevole significativa attività volta ad affrontare diversamente una situazione non più gestibile nelle condizioni in cui siamo. I nostri politici si indignano, gridano alla vergogna, chiedono accertamenti di responsabilità. Quando accerteranno quale è stato il momento in cui tutto ha cominciato ad andare a rotoli? Quando si ricorderanno di aver diminuito il personale civile e di Polizia nel Centro per Immigrati di Lampedusa rendendo quello e tutti gli altri dei pozzi senza fondo di smistamento in cui ammassare persone come fossero scatoloni vuoti? Quando si recheranno, come noi facciamo da anni, a visitare uno dopo l’altro tutti i Centri per Immigrati d’Italia toccando con mano realtà inimmaginabili nelle menti puritane e snob di chiacchieroni in tailleur? Quando scambieranno due parole con i colleghi impegnati nella gestione della sicurezza in certe strutture ed in certi contesti, che lavorano un turno dietro l’altro senza soluzione di continuità, senza riposi e senza che quelle montagne di straordinario vengano loro pagate per ascoltare racconti che fanno davvero accapponare la pelle? Quand’è che questi politici decideranno di guadagnare un minimo di credibilità smettendo di aprire la bocca a comando quando l’attività sacrosanta della stampa lo pretende e cominceranno       a farsi sentire di meno ma a farsi vedere di più? Se e quando questo accadrà non lo sappiamo davvero                  – conclude il Segretario del Coisp -. Ma fino ad allora sarebbe bello se almeno ci risparmiassero le solite insostenibili lagne rispetto a drammi che loro sono i primi a non affrontare”.

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