Estrazione del marmo e paesaggi terrazzati: convegno e corso di aggiornamento nazionale

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Un’occasione per riflettere sui paesaggi terrazzati e le cave, attività umane che hanno effetti sull’ambiente montano fortemente divergenti.
Su questo si incentrerà il Convegno, valido come Corso di aggiornamento per Operatori Tutela ambiente montano e del Comitato scientifico centrale del CAI, “Interventi antropici in montagna: paesaggi terrazzati e cave” che il Sodalizio (attraverso la Commissione centrale tutela ambiente montano, il Comitato scientifico centrale e il Gruppo regionale Toscana) ha programmato sabato 3 e domenica 4 ottobre a Marina di Massa e nel Parco Regionale delle Alpi Apuane. Prevista la partecipazione oltre 130 Soci CAI provenienti da tutta Italia.
Le giornate di lavoro affronteranno due temi importanti del paesaggio modellato dall’intervento dell’uomo. L’obiettivo è mettere in relazione la storia della coltivazione del marmo apuano con gli effetti dell’impatto sempre più insostenibile dell’attuale attività estrattiva. Il CAI chiede che le leggi garantiscano tutela ambientale e difesa del territorio, con Piani per l’attività estrattiva capaci di salvaguardare i paesaggi e l’ambiente naturale.
“La scelta di svolgere l’aggiornamento nazionale sulle Apuane è motivata dalla necessità di riflettere su quanto svolto e ottenuto per la tutela di queste montagne. Si tratta di territori fragili, letteralmente fatti a pezzi con cave dall’impatto sempre più insostenibile”, afferma il Presidente della CCTAM del CAI Filippo Di Donato.
Si approfondirà inoltre il valore attuale e il futuro del paesaggio terrazzato in vista dell’Incontro mondiale organizzato dal Comitato Scientifico Centrale CAI che si terrà in Veneto nell’ottobre 2016.
Il sabato, presso il Soggiorno Torre Marina (via Fortino San Francesco, 1, Marina di Massa) si terranno le relazioni, le proposte e gli interventi: in programma anche una sessione poster con la raccolta di esempi su terrazzamenti e cave in ogni regione d’Italia, con lo scopo di documentare la situazione d’insieme del nostro Paese.
“Oggi abbiamo necessità di ridurre il consumo di suolo, una risorsa non rinnovabile, di assegnare centralità e ruolo alla montagna e di riuscire a coniugare identità e innovazione tutelando il patrimonio storico, culturale e naturalistico delle Terre alte”, conclude Di Donato. “Il CAI intende monitorare il territorio e, raccogliendo esperienze italiane ed europee, innovare nelle scelte sociali per ridisegnare nuovi profili ambientali che favoriscano opportunità per nuove imprese e lavoro in un ambito di sviluppo sostenibile”.
Il giorno successivo, domenica 4 ottobre, si terrà un’escursione attraverso i paesi nel territorio del Parco Regionale delle Alpi Apuane, con lettura e interpretazione del paesaggio osservato, fino a raggiungere l’Orto botanico “Pietro Pellegrini”.
Sotto la firma è scaricabile il pdf del comunicato e una foto delle cave nelle Alpi Apuane.

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