Timbrava il cartellino, ma poi, invece di indossare la divisa di vigile urbano e occuparsi di controllo ambientale, andava a spasso sul lungomare, a pesca con gli amici o a giocare ai videopoker. Per due mesi le Fiamme Gialle lo hanno pedinato scoprendo che risultava in servizio dal lunedì al sabato, secondo i tabulati, ma in realtà non lavorava affatto, a fronte di uno stipendio base mensile di 1600 euro.