Omicidio di Yara Gambirasio, il movente e’ uno snuff movies?

Prosegue la nostra inchiesta sull'omicidio di Yara Gambirasio

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Londra – A detta degli inquirenti, e secondo quanto scritto nella sentenza di Primo Grado il corpo di Yara indicava chiaramente il movente del suo omicidio.

Quindi la ricerca del movente e la sua contestualizzazione porta inevitabilmente all’assassino. O all’assassini.

Per questo stiamo ricercando e successivamente analizzeremo a 360 gradi tutti i probabili moventi.

Senza farci influenzare dal processo Bossetti e dalle prove a suo carico, ma tenendo conto solo il contesto sociale, i fatti accaduti, i comportamenti tenuti e le caratteristiche personali di chi vive ed opera in quella comunita’ e nei dintorni.

Considerata la tipologia (modo e localizzazione) dei tagli inflitti ad Yara analizziamo un probabile movente: gli assassini volevano realizzare uno snuff movies?

Nella lingua inglese con il termine “snuff” significa “spegnere lentamente”.

In cinematografia il termine snuff si riferisce a video amatoriali realizzati sotto compenso in cui vengono filmate torture realmente compiute che terminano con la morte della vittima.

Il filmato di un’uccisione e’ uno snuff perche’ le vittime verrebbero uccise solo e proprio per fare la ripresa e non per altri motivi.

Una delle più massicce indagini su questo tema fu effettuata nel Regno Unito nel 1994 dai giornalisti David Kerekes e David Slater che al termine pubblicarono un libro “Killing for culture: Death Film from Mondo to Snuff”.

Ed ecco alcuni casi di omicidio per snuff movies.

Nel 2007 fu pubblicato un video shock che ritraeva due ragazzi ventenni ucraini nell’atto di assassinare brutalmente un uomo, servendosi di una sorta di ascia ed altri vari oggetti metallici, contundenti, tra i quali un cacciavite.

Durante le sequenze assolutamente brutali, i giovani si passano di mano il videofonino mentre deridono, seviziano e torturano la povera vittima, il quarantottenne Sergei Yatzenko. I due serial killer, I maniaci di Dnepropetrovsk, furono riconosciuti responsabili, assieme ad un complice, di una lunga serie di delitti che spesso venivano filmati e documentati con un videofonino appartenente a uno dei due killer.

Nel 2012 viene pubblicato in rete un filmato che ha per protagonista Eric Newman un pornoattore canadese.

Egli stesso aveva infatti diffuso in rete una sequenza che lo riprendeva nel momento esatto dell’uccisione, decapitazione e smembramento del corpo di un giovane asiatico.

Newman, prima di fuggire dal Canada, spedi’ parti del cadavere. Il piede sinistro al Partito Conservatore altre aprti del corpo furono rinvenute in un pacco diretto al Partito Liberale.

Le polizie di tutto il mondo stannno studiando e monitorando da anni questo fenomeno delittuoso.

Nel mese di aprile 2014, il direttore di Europol, Rob Wainwright, denuncio’ l’esistenza di una rete di pedofili, attiva su Internet, che, facendosi pagare nella valuta on-line Bitcoin, vendeva spettacoli depravati, eseguiti dal vivo in webcam, che vedono protagonisti bambini violentati e torturati.

Wainwright dichiaro’ anche che:”Il livello di depravazione sembra aumentare di anno in anno”.

Nel mese di aprile 2015, nel corso di un’indagine condotta dalla polizia del Belgio e del Sudafrica per sgominare un network globale di pedofili, furono scoperti alcuni file criptati che consentivano l’accesso a immagini video raffiguranti stupri e omicidi di bambini.

Considerato come e dove sono stati inflitti i tagli sul corpo di Yara, ma sopratutto cosa e’ stato scritto sul dorso, gli inquirenti italiani hanno seguito anche questa pista?

Sono tagli compatibili con un salasso?

La scritta sul dorso e’ stata analizzata dal punto di vista “psicologico” per determinare il profilo di chi l’ha scritta?

E, ricordiamolo, i tagli non erano mortali.
Appunto per far “spegnere lentamente” la giovane Yara.

Infatti e’ morta per il freddo.
Magari davanti ad una telecamera.

Non crediamo che gli inquirenti italiani, dei quali nutriamo stima, hanno seguito questa pista. Non ci sono tra le migliaia di articoli scritti nei giorni successivi al ritrovamento del corpo, la descrizione di questa pista investigativa.

Noi invece crediamo che questa pista doveva essere seguita.

E lo deve essere oggi ancor piu’ di ieri.

Nel prossimo articolo analizzaremo il perche’ riteniamo questa pista molto importante.

Perche’ ce lo ha descritto il corpo di Yara.

La ricerca della verita’ continua.

Riccardo Cacelli
(Continua)

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