“Sanremo? Un gran momento per il mio lavoro. Ho portato due valigie, una per me l’altra per i soldi…nel portafogli non ci starebbero”. A Sanremo irrompe Alessia Nobile, trans pugliese in trasferta. A La Zanzara su Radio 24 racconta perché ha deciso di trasferirsi per una settimana nella città ligure: “Io canto a un altro tipo di microfono. Permettetemi la battuta, ci sta. Qui c’è molta gente facoltosa e generosa. In una settimana c’è il mondo, ne approfitto. E il bello di Sanremo è che non devi chiedere il supplemento. Lo danno direttamente. In mezz’ora lasciano anche duecento, trecento euro. Chiedo la parcella base, cento euro. Ma danno di più. Sono arrivata ieri, e ho già fatto tre clienti. Uno preso per strada, gli altri due con un annuncio”.
Poi dice: “Giovedì ho un biglietto per l’Ariston, me l’ha regalato una persona con cui sono stata l’anno scorso. Qui si recluta ovunque. Sono al centro, esco e mi chiedono continuamente il numero. E’ una cosa che stanca, anche. Ma è meglio di fare, chessò, la barista”. Cosa chiedono i clienti?: “Io ho molti schiavetti, molti vogliono essere dominati e schiavizzati. Io mi blocco, ma la gente vuole sempre di più: frusta, mollette, capezzoli, catene al collo. Poco fa mi è arrivata una telefonata di uno che vuole essere preso travestito da donna. Sono una missionaria, faccio del bene”.