Cultura d’impresa

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Undici imprese accomunate dalla capacità di generare valore nel tempo, di valorizzare il proprio heritage e di arricchire il racconto della propria esperienza imprenditoriale proiettando nel futuro e rendendo fruibile, attraverso autentici presidi culturali, la storia del Made in Italy. Cultura d’impresa, Corigliano-Rossano e la Calabria, con Amarelli, protagoniste nel volume La memoria e il futuro. Alle radici dell’innovazione nell’industria del Terzo Millennio del giornalista Andrea Zaghi.

Ad esprimere soddisfazione per questa nuova finestra aperta sulla plurisecolare impresa culturale, è il Presidente del Museo della Liquirizia Pina Amarelli che coglie l’occasione per informare che, già presentato a Bologna con l’intervento di Romano Prodi, il tour che toccherà diverse tappe in tutta Italia si concluderà proprio nell’Auditorium Alessandro Amarelli con un evento ad hoc. 

La raccolta delle undici esperienze aziendali, tutte appartenenti al circuito Museimpresa, rientra nella collana Bellissima, edita da Luiss University Press e curata da Nicoletta Picchio.

Da Alberti ad Amarelli, da Barilla a Bracco, da Campari a Cimbali, da Intesa Sanpaolo a Lavazza, passando da Piaggio, Pirelli e SAME. Sono, queste, le imprese tutte diverse tra di loro per categoria merceologica, ma accomunate dalla capacità di esprimere la perfetta sintesi tra tradizione e innovazione. 

Oro calabrese in alluminio partenopeo. Amarelli, la liquirizia. È, questo, il titolo del capitolo composto da 8 pagine dedicato all’esperienza familiare ed imprenditoriale, giunta all’undicesima generazione e conosciuta in tutto il mondo.

Una scatoletta di alluminio – inizia così il racconto di pagina 33 – qualche decina di grammi di liquirizia dentro, molta passione, unita ad una forte determinazione: è tutto qui il cuore di Amarelli (per esattezza, “Amarelli fabbrica di liquirizia”), che da Rossano, Calabria, nella provincia di Cosenza – dopo aver seguito buona parte della storia d’Italia degli ultimi tre secoli fino ad arrivare sull’orlo della chiusura –, rappresenta adesso uno degli esempi più importanti di imprenditoria del sud della Penisola, oltre ad essere una bandiera della sapienza produttiva italiana nel mondo.

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