Il programma di Umbria Factory Festival Foligno

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Dopo le date spoletine, la terza edizione di Umbria Factory Festival prosegue a Foligno dal 5 all’8 ottobre e dal 12 al 15 ottobre in molteplici spazi della città. Il festival, ideato da Zut!, è realizzato con la collaborazione de La Mama Umbria International di Spoleto e il contributo di MiC Ministero della Cultura, Regione Umbria, Comune di Foligno, Comune di Spoleto + EMAS, Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno.
Anche quest’anno la proposta artistica del progetto intende valorizzare le connessioni del territorio e favorire l’incontro di molteplici linguaggi artistici: dal teatro alla danza, dalla musica e la sound art, alle arti interattive e digitali fino alle azioni nello spazio pubblico. Il programma si articola in itinerari specifici in ambito performativo e musicale e prevede la partecipazione di numerosi artisti nazionali e internazionali.
Si inizia con Mi ritrovai, dalla selva oscura al Paradiso, azione corale diretta dal premio Ubu Marco Martinelli, un viaggio partecipato alla ricerca dell’io nella Divina Commedia di Dante Alighieri (giovedì 5 ottobre, ore 19, Corte Palazzo Trinci). A seguire (6 ottobre) il Teatro delle Albe con Pasolinacci e Pasolini, narrazione sul celebre autore con quattro movimenti d’ascolto, (ore 21, Teatro Subasio di Spello) e musica con Spiralis aurea quartetto di Stefano Pilia, chitarrista, contrabbassista e compositore elettroacustico genovese. Sabato 7 ottobre Luisa Borini porta in scena Molto dolore per nulla, monologo tragicomico tra la stand up e il racconto di amori lontani (ore 17, Auditorium Santa Caterina) e Otolab propone Punto Zero, una performance di luce e suoni spazializzati che formano un segno circolare nello spazio di rappresentazione (ore 19, Auditorium Santa Caterina e in replica anche domenica 8, ore 19).
Ancora teatro con Niccolò Fettarappa e Lorenzo Guerrieri con La Sparanoia – Atto unico senza feriti gravi purtroppo, uno spettacolo sulla giovinezza, le manifestazioni e grida mute di speranza (ore 21, Spazio ZUT!); la musica procede invece con Murcof & Sergi Palau in The Alias Sessions A/V set, un album composto da una chiara architettura sonora, ritmiche telluriche scomposte e attimi di diafana e impalpabile leggerezza (ore 22.30, Auditorium San Domenico); domenica 8 ottobre Marco Ceccotti presenta Questa splendida non belligeranza, una ricostruzione esilarante delle dinamiche familiari più comuni – o forse non troppo – (ore 21.30, Spazio ZUT!).
Giovedì 12 ottobre, danza con Somewhere di Lucia Guarino e Ilenia Romano, performance sugli innumerevoli vuoti pieni di relazione, connessi allo spazio e al tempo (ore 21, Spazio ZUT!). Nerval Teatro presenta La Buca, un percorso denso di sorprese e di inventiva sulla natura dei personaggi beckettiani (venerdì 13 ottobre ore 18, Teatro Subasio di Spello) e Benno Steinegger & Jovial Mbenga portano in scena The chance to find yourself, giocoso sguardo teatrale dietro il sipario di un’amicizia, ispirato a Cuore di Tenebra di Joseph Conrad (venerdì 13 ottobre ore 21, Auditorium Santa Caterina); Holy Tongue conclude la giornata con un mix musicale tra contaminazioni post-punk e ricercatezza art-rock (venerdì 13 ottobre ore 22.30, Spazio ZUT!).
Sabato 14 ottobre avrà luogo il laboratorio di comunità Lezione sul gesto aperta a tutti con Virgilio Sieni (ore 16, Auditorium Santa Caterina) e il suo spettacolo Danza Cieca, un’esplorazione della natura del gioco quale dispositivo poetico e creativo (ore 18.30, Auditorium Santa Caterina). Ancora danza con Oltrepassare di AZIONIfuoriPOSTO/Silvia Dezulian e Filippo Porro, una performance urbana itinerante che unisce movimento, scultura e suono (ore 16.30, ex Teatro Piermarini, con Teatro Stabile dell’Umbria. In replica anche domenica 15, ore 16.30) e a seguire Motel Chronicles, il progetto di Emidio Clementi e Corrado Nuccini che accoglie frammenti autobiografici e allucinazioni, riferimenti a film e canzoni che hanno segnato l’immaginario collettivo (ore 21.30, Spazio ZUT!).
Domenica 15 ottobre in scena il Circo Kafka di Roberto Abbiati e Claudio Morganti, una performance sull’esplorazione e la migrazione attraverso i ritmi dei suoni e dei rumori (ore 18, Auditorium Santa Caterina. Lunedì 16 matinée per le scuole), lo spettacolo STAR esseri umani molto da vicino di Artisti Drama (ore 19, Auditorium Santa Caterina), e l’installazione performativa Virtual touch & trail di Ariella Vidach – AIEP, un progetto sulla danza virtuale che riflette sulla distanza come spazio, possibilità, apertura e dimensione specifica del nostro tempo (domenica 15 ottobre ore 21 – lunedì 16 matinée per le scuole).
Fra gli eventi speciali del festival domenica 15 ottobre – a Palazzo Candiotti, ore 11 – ritorna UPSIDE DOWN – il Talk imperfetto, una conversazione innovativa e aperta a tutti, in cui i cittadini di Foligno e di Spoleto si confrontano intorno alle tematiche dello spettacolo dal vivo e dei festival performativi, diventando protagonisti di un’esperienza radiofonica all’interno del palinsesto di Radio IF/UFF.
La diretta consisterà in un evento in presenza curato dello staff di UFF e sarà condotto da Silvio Impegnoso, Francesco Bianchi e Michele Bandini della redazione di Radio IF; la partecipazione dei presenti sarà inoltre attivata da Luisella Carnelli. Upside down risponde all’esigenza di UFF di aprire un confronto reale, concreto e non filtrato con i pubblici e la collettività, provando a sperimentare sui nuovi processi di dialogo attivo e partecipativo. Il tema di quest’anno, in continuità con gli episodi di Radio If/Uff, sarà riflettere sull’esigenza e l’utilità delle arti e dello spettacolo dal vivo nella società contemporanea.
«Dopo la divertente e coinvolgente esperienza della prima edizione – dichiara Emiliano Pergolari, uno dei curatori del progetto Zut! – abbiamo deciso di riproporre Upside Down con una struttura simile allo scorso anno ma con alcune sorprese e novità. Per approfondire il tema partiremo da un futuro distopico in cui lo spettacolo dal vivo e le arti performative non esistono più, sostituite magari dai dispositivi tecnologici. Sarà proprio questa “assenza” a innescare gli interventi e il confronto fra i pubblici, gli artisti e gli operatori, sempre attraverso quella modalità partecipativa e orizzontale che nello scorso anno ha attivato una discussione vivace e in alcuni momenti sorprendente».
Il Festival è realizzato grazie alla collaborazione con partner nazionali e internazionali:
Teatro Stabile Dell’umbria, C.U.R.A. Centro Umbro Residenze Artistiche, La Mama New York; Museo Città di Cannara, Fontemaggiore, Theatron, La Casa d’Argilla, Ateatroragazzi e Cooperativa Fare, Moow, Young Jazz Festival, Cooperativa Il Cerchio, Cooperativa Immaginazione, Festival di Medicina Integrata.

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