ADESSO L’ARBËRISHTJA SI IMPARA ON-LINE

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La tutela e la valorizzazione del grande patrimonio storico ereditato dalle minoranze linguistiche italo-albanesi e dell’identità arbëreshë nel suo complesso diventa più forte, efficace ed utile se condivisa e diffusa oltre il perimetro della stessa Arberia. Sono, questi ad esempio la consapevolezza, il metodo e l’ambizione che sottendono sia l’inserimento dell’Arberia tra i Marcatori Identitari Distintivi (MID) della Calabria extra-ordinaria; sia la delega ad hoc affidata per la prima volta nella storia regionale dal Presidente Roberto Occhiuto all’assessore Gallo che la sta interpretando con nuovi orizzonti. Ed è sicuramente, questa, la visione che sorregge impegno ed iniziative della nostra Amministrazione Comunale.

È quanto sostiene il Sindaco Gianni Gabriele, sottolineando, insieme al vicesindaco Sergio Esposito, delegato alla cultura l’obiettivo dichiarato e portato avanti da San Giorgio Albanese, da anni comune capofila del progetto intercomunale, di contribuire a diffondere ed a rendere più fruibile possibile, anche e soprattutto sul web, l’abecedario arbëresh, curato da Annunziata Bua di San Cosmo Albanese, Francesca Pezzo di San Demetrio Corone e Daniela Zanfini di San Giorgio Albanese (ARBERISHT? PSE JO? GJUHA JONË).
Riteniamo – continuano – sia una direzione preziosa e strategica, condivisa del resto con tutti gli altri comuni italo-albanesi del territorio e positivamente accolta anche dall’Università della Calabria che da ieri (venerdì 6) ha reso disponibile il documento sulla rete dell’Ateneo, attraverso l’accesso al Laboratorio di Albanologia (http://www.albanologia.unical.it/…/Gjuha_jone/index.html).
Si tratta – spiega Esposito che è il coordinatore dello Sportello Linguistico Arbëria per i comuni di Vaccarizzo Albanese, San Cosmo Albanese, San Demetrio Corone e Santa Sofia d’Epiro – di un manuale innovativo destinato agli alunni della scuola primaria delle comunità arbëreshe e più in generale a chiunque voglia avvicinarsi a questo antico patrimonio linguistico identitario, ereditato e custodito da secoli soprattutto nell’entroterra calabrese (con la provincia di Cosenza che rappresenta la più grande area albanofona esistente); un’iniziativa – sottolinea – scaturita dall’impegno messo in campo dallo Sportello che ha utilizzato l’efficace metodologia didattica della ludo-linguistica applicata per la prima volta in glottodidattica da Anthony Mollica della Brock University (Canada) e successivamente ripresa all’Unical da Daniela Meringolo. Il testo dematerializzato e messo online a disposizione di tutti, la cui diffusione è stata possibile attraverso l’impegno del vicesindaco Esposito al quale sono giunti i ringraziamenti delle autrici, può essere facilmente adattato, tenendo conto ovviamente delle specificità linguistiche di ciascuna area albanofona, anche alle altre comunità albanesi d’Italia.

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