
È uno scenario finanziario agghiacciante quello che emerge dall’approvazione del Conto Consuntivo 2024 del Comune di Corigliano-Rossano. Con un’anticipazione di cassa utilizzata per circa 10 milioni di euro, una mole transattiva di 5 milioni di euro, che dovrebbe essere riconosciuta come debito fuori bilancio, un flusso inarrestabile di pignoramenti che continuano ad arrivare (solo nella notte appena trascorsa ne è stato protocollato uno da 450mila euro) ed un indebitamento complessivo dell’ente di 248 milioni di euro (aumentato del 20% rispetto al 2023), per come certificato nello stato patrimoniale approvato in sede di consuntivo 2024 nell’ultimo consiglio, le casse comunali sono letteralmente sul baratro. Deficit paurosi, omissioni contabili incomprensibili e una palese situazione economico-strutturale estremamente deficitaria: questa è la conseguenza di una gestione disastrosa che continua a celare gravissime irregolarità e a ignorare ogni principio di trasparenza. Non possiamo e non vogliamo essere complici di questo disastro annunciato.
ESECUTIVO CONTINUA A NASCONDERE LA POLVERE SOTTO IL TAPPETO
È quanto denuncia con forza Pasqualina Straface, consigliera comunale e capogruppo di Opposizione, intervenuta ieri pomeriggio, giovedì 5 giugno, durante la seduta del Consiglio Comunale di Corigliano-Rossano, convocato per l’approvazione, tra gli altri punti all’ordine del giorno, anche del Consuntivo 2024, motivando il proprio voto sfavorevole e quello dell’intera Minoranza. Il Bilancio è un momento cruciale per la vita dell’Ente che in questa città , però, – sottolinea – da ormai sei anni, invece di fare chiarezza, l’Amministrazione comunale continua ad evidenziare continui tentativi di nascondere la polvere sotto il tappeto.
UN BILANCIO FANTASMA TRA TRANSAZIONI ILLECITE E OMESSE RENDICONTAZIONI
Siamo di fronte a uno dei punti più bassi della competenza e professionalità giuscontabile – ha tuonato la Consigliera Straface. Le cosiddette transazioni – aggiunge – portate in Consiglio si sono rivelate di fatto debiti fuori bilancio, per una mole complessiva di cinque milioni di euro, in pratica atti nulli assunti in assoluta assenza di legittimità . Insomma – precisa la Consigliera comunale – siamo davanti ad un mostro procedimentale in cui il Comune paga l’intero capitale, spese legali e oneri, senza alcuna tutela dell’interesse pubblico. E non lo diciamo noi – sottolinea – ma è scritto tra le righe del parere del Collegio dei Revisori dei Conti. Lo stesso che rilevando gravi irregolarità di gestione, ha emesso un dispositivo forzatamente favorevole. Praticamente – spiega – un referto con contestuale denuncia ai competenti organi giurisdizionali per le ipotesi di responsabilità . Questo conferma i nostri timori e la necessità di un intervento immediato degli organi preposti.
MANCA LA TRASPARENZA, EMERGE UN DEFICIT STRUTTURALE SILENZIATO
Non solo. La ridotta capacità di riscossione dell’ente è certificata al 5% e le anticipazioni chiuse solo contabilmente violano gli indicatori P8 e P3 che riguardano rispettivamente la capacità di riscossione e le anticipazioni di cassa chiuse ma solo contabilmente. Anche alla luce di questo – rimarca con forza la Capogruppo di Opposizione – la situazione contabile dell’ente non può che definirsi drammatica. La richiesta di convalida degli atti da parte del Consiglio Comunale – prosegue – è un artificio per condividere le gravissime irregolarità contabili, comportanti responsabilità patrimoniali dirette, e noi – dice motivando la scelta convinta di votare No al Consuntivo – non ci potevamo rendere complici di questa situazione abominevole. Anzi, abbiamo chiesto di istruire un apposito procedimento per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio; quindi, di verificare all’esito di questa procedura la permanenza degli equilibri di bilancio e di trasmettere tutti i documenti contabili alla Procura di Controllo della Corte dei Conti.


