
“E’ giunta l’ora di mettere in campo un piano specifico finalizzato a debellare queste vere e proprie frange criminali che in Val di Susa vogliono imporre con la violenza il proprio volere a scapito delle decisioni assunte da uno Stato che deve riguadagnare la propria autorevolezza. E’ assurdo che dopo tanti anni siamo ancora qui a fare la conta dei danni ed a subire i pericoli gravissimi per l’incolumità e la sicurezza pubblica dovuti all’azione di delinquenti che non esitano a commettere reati intollerabili, arginati solo dall’azione delle Forze dell’ordine che a loro volta sono esposti a rischi enormi. Dopo decenni di queste continue azioni di guerriglia ancora si sente qualcuno parlare di ‘dissenso’, in un inspiegabile atteggiamento giustificazionista. Non è più tempo di ipocrisie, il contesto che si è creato e stratificato attorno ai cantieri della Tav è ormai caratterizzato dalle strategie di criminali organizzati e, come tutte le situazioni in cui si palesa la presenza di una sorta di anti-Stato che pretende di imporsi con la violenza, è giunta l’ora di un’azione di contrasto mirata e determinata. Non ci può essere alcun margine di discussione di fronte alla violenza ed alla violazione delle leggi, ma solo la ferma volontà di ristabilire la legalità e la sicurezza, a cominciare da quella di donne e uomini in divisa impegnati laddove lo Stato deve garantire che si porti a termine ciò che si è deciso”.
Così Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato, dopo l’ennesima giornata di disordini e violenza perpetrate da gruppi di No Tav ieri in Val di Susa.


