
Pro Vita & Famiglia proietta su un maxischermo in Piazza Duca d’Aosta a Milano, davanti alla stazione centrale, la storia di “Baby Olivia”: un video 3D che mostra con rigore scientifico l’origine e lo sviluppo della vita umana nel grembo materno attraverso le diverse fasi della gravidanza. La proiezione pubblica di “Baby Olivia” si è già svolta nelle piazze di Roma, Bologna, Ancona, Lucca e Pescara e ulteriori tappe sono in fase di preparazione in altre città italiane. Scopo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare la società sulla piena umanità del concepito sin dall’istante del concepimento, in base alle incontestabili evidenze mediche e scientifiche, e quindi affermare la necessità di rispettare tale dignità con la piena protezione legale del diritto alla vita.
«L’Italia vive un inverno demografico senza precedenti e, purtroppo, la Lombardia non fa eccezione, con poco più di 65.600 nuovi nati nel 2023: in calo del 2,7% rispetto all’anno precedente e addirittura di oltre il 25% rispetto a vent’anni prima e del 31% rispetto a trent’anni prima. Mentre in generale in Italia nel primo semestre del 2025 si è registrato addirittura un -7% di nascite rispetto allo stesso periodo del 2024. E’ anche il drammatico risultato di una grave carenza di informazioni accurate e scientifiche sulla realtà e la dignità della vita umana nel grembo materno, sin dal concepimento. Questo porta a considerare l’aborto come una banale operazione medica, come l’asportazione di un’appendice. Baby Olivia dimostra l’esatto contrario, ovvero la piena umanità del concepito che oggi, a differenza di quando fu approvata la legge 194, possiamo vedere a occhio nudo grazie allo sviluppo medico e tecnologico, come le ecografie in 3D o l’ascolto del battito cardiaco fin dalle primissime settimane di gravidanza», ha spiegato Maria Rachele Ruiu, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus, che sarà presente in piazza a Milano. «Sentiamo – ha aggiunto – il dovere di diffondere questa piena consapevolezza, smentire la menzogna del “grumo di cellule”, che disumanizza il bimbo nel grembo materno e sentiamo la responsabilità di smontare la propaganda abortista».


