Maremma in rivolta contro Telecom

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Livorno – La Telecom sempre più nel mirino di cittadini e amministratori. Le gocce che, in provincia di Grosseto, hanno fatto traboccare un vaso già colmo sono i gravi disservizi sull’Amiata e nella zona sud. Sono solo gli ultimi di una lunga serie. Sindaci sul piede di guerra, operatori economici che adiranno le vie legali, difensori civici attivati. La Maremma è in rivolta contro Telecom, l’irritante vacuità dei suoi call center, l’arroganza di un colosso industriale che non fornisce adeguati supporti alla vita civile e all’economia di queste parti.
 Diritti. I cittadini, anche quelli che vivono in aree marginali sono sempre più arrabbiati. Lo dice anche il report annuale sul consumo in Toscana presentato a Firenze, dove risulta che nella nostra regione i 132 sportelli al servizio dei consumatori hanno fatto registrare un totale di 12.115 pratiche, il 25% in più rispetto al 2006. Il rapporto, realizzato dal Centro tecnico per il consumo (Ctc) e dall’istituto per lo sviluppo dell’educazione al consumo (Isec), mette in evidenza che il crescente numero di pratiche è relativo a controversie nell’ambito della telefonia (quasi 2 mila fascicoli aperti nel 2007 e 2.376 non ancora chiusi, compresi gli anni precedenti). E nel 2008 si stima un’ulteriore crescita.
 Disservizi e denunce. Anche in provincia di Grosseto i numeri dicono che è aumentata la coscienza dei diritti di consumatori e utenti e, cosa altrettanto importante, dei mezzi a disposizione per farsi valere. Un numero sempre maggiore di grossetani, infatti, si rivolge alle associazioni di difesa e ricorre a nuovi strumenti come la conciliazione. Non solo. Anche da noi la telefonia (e Telecom in particolare) rappresenta, si fa per dire, il nemico numero 1.
 Castel del Piano in Procura. Il maltempo di questo autunno ha ulteriormente evidenziato le criticità di Telecom. A Castel del Piano il sindaco Franco Ulivieri ha minacciato di portare in Procura la questione dei disservizi sui collegamenti telefonici, dopo il guasto (oltre 20 giorni di attesa per la riparazione) alle linee di una zona del paese, tra via di Montagna e via Pozzo Stella, che ospita scuole e uffici. «Capita ormai sempre più spesso – spiega Franco Ulivieri – che cittadini, operatori economici, uffici, si rivolgano al Comune per denunciare situazioni intollerabili. Garbate richieste, appelli sui giornali, arrabbiature non valgono a nulla. Telecom è un muro insormontabile per tutti, per noi che amministriamo un territorio come per l’anziano isolato. L’alternativa è perdersi tra i meandri di numeri verdi che rimandano a questo o a qull’altro numero da digitare, o infilarsi in labirinti senza vie di uscita rincorrendo, nella disperazione, i vertici della Protezione civile, la Prefettura. Tutti, purtroppo, impotenti. Ma così non è possibile andare avanti. Negli ultimi mesi non so quanti siano stati i privati cittadini che hanno avuto il telefono guasto a Castel del Piano, certamente decine. A mio avviso si tratta, a tutti, gli effetti, di un’interruzione di pubblico servizio».
 Orbetello ko. Famiglie isolate, attività commerciali bloccate in uno dei periodi dell’anno che genera maggiori aspettative sul fronte turistico. Tutto questo accade a Orbetello, quartiere Neghelli, a causa dei telefoni fissi muti da circa 20 giorni. Sarebbero un centinaio gli utenti scollegati dal mondo con le conseguenze facili da immaginare. In zona c’è un bar-ricevitoria, un albergo, un’agenzia immobiliare e altre attività. A causa dei ritardi Telecom per qualche giorno è rimasto fermo il servizio Sisal e gli ordini del Gratta e Vinci. Anche in questo caso il Comune, avvisato, si dice impotente. E c’è un ministro, a fare il sindaco.
 Alberese, Pomonte, Castiglione. Alle porte del parco regionale della Maremma per 20 giorni il minimarket è rimasto col telefono muto, e quindi senza Pos. A Pomonte lo stesso disservizio lo ha vissuto una società cooperativa che opera in agricoltura; a Castiglione della Pescaia il distributore di carburante Tamoil. «Siamo piccole realtà – spiegano i titolari – e questo periodo per noi è fondamentale. Abbiamo segnalato i guasti sulla linea diverse settimane fa. Nessuna risposta fino agli articoli sul giornale. Dopo ripetuti solleciti il problema è stato affrontato, ma chi ci risarcirà delle mancate vendite?».
 Fonteblanda. Alice Molenaar vive a Fonteblanda dal marzo 2007. Ovviamente senza telefono. «Da quasi due anni – racconta – effettuo telefonate settimanali al servizio clienti 187, senza risultati. Non chiedo la luna. Solo che la mia casa venga allacciata alla linea. Secondo Telecom manca l’autorizzazione a procedere coi lavori di posa dei cavi, da parte del Comune di Orbetello. Il Comune nega di aver mai ricevuto la richiesta da Telecom».
 Castell’Azzara. Paradossale, infine, ciò che accade a Castell’Azzara, dove stanno arrivando bollette Telecom “gonfiate” dagli addebiti per i costi relativi alla connessone Internet veloce Alice 7Mega. Quel servizio, infatti, nessuno degli utenti in questione lo ha richiesto né ha mai sottoscritto alcun contratto.

Gabriele Baldanzi, da “Il Tirreno”, 24 dicembre 2008

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