Autostrada Tirrenica, non s’ha da fare, né domani, né mai.

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L’Autostrada Tirrenica sembra come il matromonio tra Renzo Tramaglino e Lucia Mondella. Non s’ha da fare, né domani, né mai. Almeno secondo i bravi di Don Rodrigo. Poi alla fine…….
L’Autostrada Tirrenica che doveva partire entro il 2009 e che viene rinviata a data da destinarsi e la crisi delle grandi banche mondiali, stanno determinando uno stop.
Le banche, Daxia, Royal bank of Scotland, Barclays, Mc Quarie e Babcoch and Brown, che con la SAT dovevano finanziare il progetto si stanno dilegundo anche perchè preoccupate dalle polemiche ma soprattutto dal rischio di iniziare un lavoro che tra ricorsi ed inchieste in corso potrebbe essere bloccato in qualsiasi momento.
In pratica stanno abbandonando l’idea di finanziare un progetto cosi’ rischioso preferendo mettere i loro capitali per la realizzazione in Italia delle arterie lombarde e piemontesi previste già nel piano Tremonti.

A decidere la marcia indietro sembrerebbe sia stata la richiesta venuta soprattutto da molti comuni del Lazio e della Toscana di idi prevedere pedaggi talmente agevolati per i residenti, meno di 3 centesimi al chilometro, che rendono incompatibile un piano economico di rientro, fondamentale per un project financing.

Inoltre nelle ultime settimane contro l’autostrada tirrenica si sono riuniti a Tarquinia i comitati del Lazio e della Toscana favorevoli da sempre al raddoppio dell’Aurelia con un piano già predisposto dall’Anas e pronto a partire con un rispamio considerevolissimo ed un impatto ambientale accettabile anche dal WWF.

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