Milano, morti di cancro da amianto all’ex Pirelli

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“Il mesotelioma della pleura colpisce anche dopo 15-20 anni. A rischio sono anche gli altri ex di¬pendenti e quindi proponiamo di ricercare tutti i lavoratori dell’azienda per poterli tenere sotto osservazione e prevenire danni maggiori. Ricordiamo infatti che i dipendenti della ex Pirelli erano ben 14.000 e l’azienda chiuse negli anni ottanta”. Questa la proposta del responsabile nazionale per il lavoro e occupazione dell’Italia dei Diritti Giuseppe Criseo alla notizia dei trentatré casi di tumore tra gli ex dipendenti della Pirelli di viale Sarca a causa dell’esposizione prolungata all’amianto che provoca un tipo particolare di cancro, il mesote¬lioma appunto, molto aggressivo e che non lascia scampo a chi ne è colpito. La vicenda, già denunciata da un esposto della Asl nel 2005, è rafforzata da Fulvio Aurora, segre¬tario generale della Aiea – asso¬ciazione italiana esposti amianto – parte civile in nume¬rosi processi. Avendo molto a cuore chi ha dato la vita per il lavoro, Criseo prende spunto dalla drammatica situazione mirando soprattutto alla cura dei potenziali ammalati per limitare e tentare di prevenire danni ulteriori. “Non si può attendere – conclude Criseo – che i lavoratori muoiano o siano in fin di vita: occorre fare un intervento, seppure tardivo visto che sono passati tanti anni, per evitare altre sofferenze. Gli studi e le analisi sugli interessati potrebbero servire a fornire importanti indicazioni mediche utili anche ad altri possibili e potenziali ammalati”.

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