Dall’Elba a Rai Uno grazie alla sua voce

0
1290

La vena artistica elbana non si è fermata alle selezioni del Festival di Sanremo alle quali hanno partecipato ben 5 talenti isolani. La nuova edizione del talent show dedicato alle giovani promesse canore, “Ti lascio una canzone”, in onda su Rai Uno dal 27 marzo prossimo e condotto da Antonella Clerici, vedrà la partecipazione di Sara Sardi, undici anni, brillante allieva della fucina di artisti MusicantoElba.
«Ha un grande talento – dice la maestra Giovanna Fratini Ciaponi – ed anche a scuola è bravissima. Artista a 360 gradi. Siamo tutti molto contenti che sia stata selezionata, non era affatto facile».
Anche la famiglia è al settimo cielo. «Sara ha voluto far tutto da sola senza che noi la indirizzassimo verso questa disciplina – dice la mamma, Floriana Sardi – e vive tutto come un gioco, come è giusto che sia. Fin da piccola voleva fare la cantante lirica e studia a MusicantoElba da quando aveva otto anni. E’ successo tutto per caso. Ad agosto è stata notata da un’agente, Simona De Melas, che le ha fatto fare un provino che ha avuto esito positivo. Dopodiché insieme abbiamo deciso di segnalarla alla Rai e ai casting. E’ stata bravissima, li ha superati tutti e due e adesso è nel programma».
Sara si esibirà attorno alla quarta o quinta puntata, ma sarà presente fin dall’inizio, insieme agli altri ragazzi. Una bambina che coltiva il sogno di diventare una cantante, senza alcuna costrizione da parte di nessuno, ma che, nel contempo, non trascura tutto il resto. «Proprio ieri sera – aggiunge la madre – la Ballandi Entertainment, l’agenzia che si è occupata dei reclutamenti, ci ha inviato una mail con dei documenti da firmare, in cui era chiaro come volessero tutelare i partecipanti. Fin dal primo momento, infatti, vogliono assicurarsi che nessuno sia stato costretto a partecipare contro la propria volontà e che i ragazzi siano come quelli della loro età, perché è un’iniziativa senza fini di lucro e per loro è un gioco».

Articolo precedenteLa campana del duomo torna alla Linguella
Prossimo articoloCavo, un paese in lutto

Lascia un commento

Please enter your comment!
Please enter your name here