Il ministro Tremonti trattiene i soldi destinati ai poliziotti

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“Ancora una volta il Ministero dell’Economia si trattiene i soldi dei poliziotti! Questa volta il ministro Tremonti ritarda ingiustificatamente l’accreditamento delle somme per il lavoro straordinario svolto per assolvere alle procedure amministrative di regolarizzazione delle posizioni lavorative corrispondenti alle dichiarazioni di emersione dal lavoro irregolare dei cittadini extracomunitari”. Ad affermarlo è Franco Maccari, Segretario Generale del COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia, che ha scritto al ministro dell’Economia Tremonti, e per conoscenza al ministro dell’Interno Maroni, al Capo della Polizia Manganelli ed a tutti i parlamentari. “Centinaia di poliziotti – spiega Maccari – sono stati costretti ad effettuare lavoro straordinario in maniera largamente eccessiva, sacrificando i propri interessi e le proprie famiglie. I nostri colleghi che hanno dovuto sopperire in questi mesi all’ennesima ‘emergenza’ causata dal Governo, ad oggi, in buona sostanza, l’hanno fatto gratuitamente. Per poter percepire quanto è loro dovuto, il personale della Polizia di Stato che è stato utilizzato nelle procedure amministrative di regolarizzazione delle posizioni lavorative corrispondenti alle dichiarazioni di emersione dal lavoro irregolare dei cittadini extracomunitari, deve attendere che il Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione accrediti i fondi direttamente alle Prefetture, considerato che l’Ufficio Affari economico-finanziari del Dipartimento dovrebbe (siamo certi che lo ha già fatto……..) aver già predisposto tutto il necessario per il versamento, considerato che il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha l’unica incombenza di dare indicazioni al Cenaps per la parte operativa dei pagamenti e per il calcolo delle imposte, l’unica cosa che manca è quindi che il Ministero dell’Economia e delle Finanze accrediti i fondi al Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione”. Scrive Maccari: “Vuole essere così gentile, Ministro Tremonti, di non trattenere ulteriormente presso il Suo Ministero soldi che spettano ai poliziotti quale corrispettivo di prestazioni lavorative svolte da mesi? Non è la prima volta che Lei non riesce a trovare una penna per firmare un provvedimento volto ad accreditare soldi che spettano ai poliziotti. Quando però c’è da togliere dalle loro tasche, come avvenuto con la recente manovra finanziaria, sembra però che qualche firma sia riuscita a metterla. Non è accettabile trattare così coloro dai quali si pretende anche la salvaguardia della propria incolumità.

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