Intervento di Stanislao Pecchioli di Exodus

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Approfitto della vostra disponibilità, per dare un mio piccolo contributo a quello che ritengo sia un progetto veramente nuovo e straordinario: “Isola Mondo” ovvero quello di collegare fra loro, via mare, tutte le isole minori del Mediterraneo.

Il compito di unirle e di sfatare il luogo comune “isolani isolati” è affidato ai bambini che, quali piccoli ambasciatori, si mettono in contatto fra loro non solo virtualmente ma fisicamente, mettendosi in viaggio per mare, su imbarcazioni a vela.

Il 26 di questo mese più di trenta bambini si imbarcheranno a Marina di Campo  alla volta di Capraia, dove altri piccoli ambasciatori si uniranno al gruppo, poi rotta per Campoloro in Corsica dove altri giovanissimi corsi saranno imbarcati, quindi prua verso La Maddalena  e poi ancora in Corsica,  Bonifacio.

L’ambizioso progetto nasce alcuni anni fa a S. Piero ad opera di un “ camminatore “ Umberto Segnini, decano delle guide ambientali all’Elba e del fratello Massimo esperto velista, animatore del Club del Mare di Campo. L’idea è quella di “ investire” sui più piccoli dedicando loro la maggior parte del tempo libero, coinvolgendoli nella conoscenza del proprio territorio, con l’intento di creare una “ consapevolezza “ della bellezza dello scoglio. Uscite a piedi per i paesi, trekking per tutta la sentieristica elbana, escursioni in canoa, veleggiate verso Pianosa, Capraia, Giglio, Corsica, Sardegna, Ponza, Ventotene; tutto questo mira a riempire lo zaino da “ lasciare “ a coetanei di volta in volta incontrati.

Si cammina, si cammina tanto nel progetto Isola Mondo, lo posso testimoniare. Le difficoltà dei percorsi in salita, in discesa, fra i balzi e i sassi, la stanchezza che lentamente mina la volontà di proseguire, l’obbiettivo da raggiungere, gli sguardi che si trasformano in coraggio ed in fiducia, l’ansimare del respiro, rendono il “ camminare e il veleggiare”  percorsi educativi.

E’ da molti anni che come Fondazione Exodus siamo impegnati ad offrire esperienze educative rivolte ai giovani utilizzando le barche a vela, non poteva quindi sfuggirci una opportunità di aderire al progetto di Umberto.

A bordo i bambini vengono coinvolti nella conduzione dell’imbarcazione, pulizia sopra e sottocoperta, cucinare, preparare la tavola, lavare le stoviglie in un continuo impegno reciproco, affinché nessuno si senta escluso dal “ formare un equipaggio “. Si sbarca poi e l’avventura scivola naturalmente su altre isole, dove altri messaggi vengono vissuti, ambientali, culturali, storici per poi essere tutti racchiusi nel diario di bordo, espressione comune di singoli percorsi fatti di rumori e silenzi condivisi. L’adesione delle famiglie che affidano i loro figli ai comandanti delle barche a vela ed ai loro accompagnatori, e della scuola che aderisce all’iniziativa, è la straordinaria novità di questo progetto, che non gode di alcun finanziamento pubblico ma che si basa, per il momento, esclusivamente sul contributo economico delle famiglie stesse.

Il progetto  Isola Mondo “ lavora per il futuro” unendosi a tutte la altre opportunità che hanno come obbiettivo la conoscenza e la salvaguardia del territorio, perché “se non lo conosci non lo puoi apprezzare “ e quindi tutelare.

Quello che mi auguro è che tutte le amministrazione dell’isola prendano in considerazione questa iniziativa, che muove i primi passi da uno straordinario gemellaggio tra S. Piero e l’arcipelago delle Kerchennah in Tunisia, dandone massima diffusione e risalto.

Per la Fondazione Exodus,

Stanislao Pecchioli 

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