Isola d’Elba: Convegno del Pei sulle politiche mediterranee

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Portoferraio – Dall Segreteria Politica del Pei (Progetto Politico Euromediterraneo per l’Italia) riceviamo e pubblichiamo. Si è svolto recentemente con gran successo il convegno organizzato dal Pei dal titolo “ Indirizzo Politico Economico delle Politiche Euromediterranee ed Euroadriatiche”. Il Convegno, presieduto da Enrico Bruggeri, è stato aperto dal Coordinatore Politico del Pei Carlo Bensa, il quale innanzitutto ha porto i seguenti ringraziamenti: in primo luogo al Presidente della Repubblica Italiana Napolitano ed in particolare all’Ufficio di Presidenza “Rapporti con la Società Civile”. Altrettanti ringraziamenti sono stati posti alla Equitalia S.p.a, Direzione Generale di Roma, al Prefetto della Provincia di Livorno e al suo Gabinetto, alla Direzione Generale dell’Agenzia delle Entrate, Direzione Generale di Roma, all’ABI, per l’attenzione dimostrata nei riguardi del territorio dell’Isola d’Elba, nella persona del Dott. Antonio Patuelli, alla Presidenza della Banca Unicredit S.p.a e alla Presidenza di Banca Intesa San Paolo S.p.a, alla Banca d’Italia, Direzione dei suoi Uffici di Livorno, alla Banca Europea per gli Investimenti, per il riguardo avuto verso il progetto di rilancio dei Beni Demaniali in disuso, al Crif, Direzione Generale, al Ministero della Difesa, Ufficio Speciale Dismissioni nella persona del Generale Mario Ruggiero, alla Direzione Generale del Demanio di Roma, alla Capitaneria di Portoferraio, alla Direzione Marittima di Livorno e al Sindaco del Comune di Rio nell’Elba. Inoltre un augurio di buon lavoro per il nuovo incarico del Dott. Santi Allegra ed un “buon lavoro” al nuovo Commissario, Dott. Marco de Bortolis ed ancora un ringraziamento alle Forze di Sicurezza presenti sul territorio: Carabinieri, Finanza, Polizia Stradale e Polizia Penitenziaria. Un ringraziamento particolare è stato infine dato anche alla Sede Generale di “Obiettivo Mala Sanità”, Direzione Generale di Treviso e Direzione Scientifica di Vicenza, che stanno seguendo 2 casi particolari di malasanità subiti da due famiglie di Portoferraio. Un ulteriore invito è stato posto poi alla Regione Toscana perché realizzi un accordo con la “libera professione” al fine di rilanciare il Presidio Ospedaliero di Portoferraio.

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1 Commento

  1. SAREI ANCHE IO UN IMPRENDITORE EDILE SE IL SINDACO DI RIO ELBA NON AVESSE ROVINATO LA MIA AZIENDA pensavo che la notizia fosse interessante
    Inoltre mi sembra che i cittadini dovrebbero essere informati di una situazione così pesante per le casse del Comune.
    Se volete altri documenti di merito sono a vs disposizione.
    Saluti cordiali
    Luciano

    COMUNE DI RIO NELL’ELBA RITARDA DA DIECI ANNI IL RILASCIO DI UN PERMESSO A COSTRUIRE E DIMENTICA DI ESPROPRIARE UN TERRENO
    LE CONSEGUENZE PER IL COMUNE E PER TUTTI GLI ABITANTI…….
    .COSTRUITA UN OPERA PER LA MESSA IN SICUREZZA DALLE ALLUVIONI CHE DAL 2007 NON OTTIENE IL BENESTARE DAL GENIO CIVILE. cioè è praticamente INESISTENTE!!
    esistono tre procedimenti presso il TAR
    uno per danni da ritardo per c.a. 4 milioni di euro
    uno per annullamento di una delibera di rifiuto del progetto DELIBERA SBAGLIATA, L’ERRORE ERA CONOSCIUTO DAL SINDACO MA HA VOLUTO COMUNQUE PORTARE IN CONSIGLIO LA DELIBERA
    uno per il pagamento dell’esproprio e della occupazione del ns terreno per 1.900.000 euro
    un nuova causa sarà intentata per il mancato completamento dell’opera che nonostante le cifre spese non ha “ufficialmente” messo in sicurezza l’area.(vedi mail ricevuta dal Genio Civile di Livorno) Questa incapacità di concludere l’iter dell’opera realizzata (dopo 7 anni) rende di fatto inutilizzabile il ns terreno.Chiederemo al comune di pagare l’intero valore del terreno non più utilizzabile.
    Tutto questo avrà, se avremo giustizia e crediamo proprio di averne diritto, con un danno economico enorme per tutti i cittadini del Comune. Penso sia giusto siano informati prima delle prossime elezioni.
    La cosa più sicura è il diritto al pagamento dell’area espropriata e del risarcimento per la occupazione.
    Se il comune non avesse “dimenticato” di espropriare l’area e avesse emesso il provvedimento in tempo (anno 2005) avrebbe forse speso .2/300.000 euro adesso il rischio è che il giudice ci riconosca 1.900.000 euro per: esproprio, danni da ritardo, occupazione.
    I danni da ritardo saranno valutati dal giudice amministrativo.
    TRE PROPOSTE DI MEDIAZIONE DA ME FATTE SONO STATE RESPINTE.

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