Inizia a Portoferraio il progetto Plastic-ness per un corretto uso della plastica

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Partirà giovedì 28 aprile 2016, con un convegno di presentazione a Portoferraio, l’avventura di Plastic-ness, la barca dell’omonima Associazione nazionale Onlus, che nell’arco di due anni (2016-2017) farà il giro della penisola italiana – di porto in porto – per sensibilizzare tutti ad un corretto uso e smaltimento della plastica. Un problema sempre più drammatico anche per il Mediterraneo: gli studi dicono infatti che il 90% dei rifiuti è costituito appunto da materiale plastico.
Il convegno è promosso dal Comune di Portoferraio e dalla Sezione della Lega Navale Italiana il 28 aprile, alle ore 9.30, presso il Centro culturale De Laugier (in allegato il programma) e prevede un dibattito fra Maria Cristina Fossi dell’Università di Siena, Franca Zanichelli del Parco dell’Arcipelago Toscano, Nicola Nurra dell’Università di Torino, coordinato da Antonella Giuzio della Commissione Turismo della Fondazione Isola d’Elba.
In più, si potrà visitare la mostra StoPlastica di Federico Serradimigni, realizzata in collaborazione con il Cnr-Ismar.
Il progetto di Plastic-ness (che ha già ricevuto il sostegno del Maestro Andrea Bocelli) è molto semplice: dal mese di settembre 2016, la barca dell’Associazione Plastic-ness inizierà una navigazione attorno all’Italia, ed ogni volta che approderà in un porto, sarà accolta dalla locale sezione della Lega Navale Italiana, che ospiterà nella sua sede un incontro in cui verrà spiegato che la plastica è un materiale importante e prezioso, da non demonizzare, ma che deve però essere utilizzato, smaltito e riciclato correttamente, senza disperderlo nell’ambiente, in modo da non creare problemi di inquinamento, soprattutto in mare.
Tutte le informazioni e gli aggiornamenti su www.plastic-ness.it e sulla pagina Facebook (https://www.facebook.com/Plastic-ness-onlus-1663029160615962/)
In ogni porto sarà inoltre allestito un gazebo per la distribuzione di materiale divulgativo al pubblico e ci saranno poi conferenze nelle scuole elementari e medie che avranno accettato la richiesta dell’Associazione.
In questa attività che – come si può immaginare – sarà molto impegnativa, l’Associazione Plastic-ness chiederà il supporto anche di persone che vorranno sostenere economicamente il progetto, imbarcandosi sulla barca (con un contributo economico di 70 euro al giorno che andrà a coprire le spese per la navigazione e la manutenzione della barca), dove avranno modo di seguire un corso di formazione durante la navigazione, con attività di rilevazione del fenomeno.
Così che ogni passeggero possa poi essere testimonial qualificato del messaggio, anche una volta tornato sulla terraferma. Per ogni informazione sulle modalità di imbarco: inviare una mail a info@plastic-ness.it.
L’obiettivo dell’Associazione è poi quello di avviare poi una seconda fase (2018-2020) in cui Plastic-ness toccherà invece gli altri paesi del Mediterraneo, in quanto è evidente che solo una politica comune di bacino può essere concreto passo verso la risoluzione del problema.

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