Portoferraio, chiusura stagionale della scuola d’arte e del Museo Open Air di San Martino

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di Italo Bolano

Faccio delle considerazioni.
La scuola d’arte del Museo Open Air di San Martino, specializzatasi ora con i laboratori di ceramica Raku, è l’unica esistente all’Elba.
Una mia idea era di rivolgermi alla Provincia per farla riconoscere a tutti gli effetti, ma io non sono una personalità politica.
Debbo dire che durante l’estate appena trascorsa l’afflusso dei genitori e relativi bambini e turisti per creare un oggetto personale in poco tempo è stato assai notevole, con la soddisfazione dell’insegnante Alessandra Ribaldone e degli “allievi”.
Queste opere, laboratori e monumenti, sono stati molto fotografati nell’affascinante atmosfera di arte e natura mediterranea.
Molti sono stati gli incontri e le conferenze anche in collaborazione con il Rotaract Club Isola d’Elba e l’Associazione del Tempo Libero.
Inoltre mi sono dedicato in particolare ad alcuni giovani artisti elbani.
Cari amici e amici dell’Arte: sto per compiere i fatidici ottant’ anni.
Guardo il Centro Museo, lo vedo finito per quanto riguarda le mie possibilità e anche bello. Adesso mi ci vorrebbe il tempo per godermelo e penso che tutto questo lavoro, che ha investito oltre 50 anni, morirà con me. Molti sono stati gli appelli per salvarlo.
Qui ci vorrebbero delle persone; quelle associazioni che sono nate e nascono per la valorizzazione dell’Isola e il rilancio del turismo dovrebbero veramente riflettere con la coscienza di essere dell’Isola d’Elba, dove, appunto, si trova anche un museo ben illustrato nei cataloghi generali dei Musei d’Italia e assai pubblicizzato anche all’estero e dove, fra l’altro, si crea il vero artigianato dell’Elba con materiali “di casa”.
Da quanto detto voglio accennare che cosa ho offerto all’Elba e al turismo.
Già dal 1965 creai, con l’Art Center, un crocevia di artisti internazionali con queste parole: “Un centro dove artisti e pubblico possono incontrarsi, discutere e lavorare o creare manifestazioni culturali comprese quelle teatrali”.
Così diceva il prof. Claudio Venturi nel 1970: “Al Centro l’uomo riscopre l’importanza della comunità in un tempo che seleziona per separare o unisce per alienare. E’ questo, mi pare, il convincimento più profondo del fondatore del Centro”.
Nel 1967 feci approdare la cultura contemporanea all’Isola, con una mostra di astrattisti e artisti moderni in genere nel “circolo” di Carpani. Quindi creai una scuola di pittura.
Per quanto riguarda la cultura a mie spese questo Centro ha organizzato oltre 350 conferenze comprese manifestazioni teatrali e mostre (oggi smetto di fare e far fare conferenze e mi limito a “far parlare gli altri” con incontri dal titolo “a parlar d’arte con Italo Bolano ed altro”.)
Il contributo quindi culturale all’Isola d’Elba è stato essenziale, si può dire dal dopoguerra ad oggi e, ripeto, non ho avuto mai nessun aiuto pratico od economico. Ricordo con tanto piacere che un tedesco, vedendomi brecciare la strada con la pala, sostò la sua macchina e venne a lavorare con me.
Nei primi anni della mia vita facevo tre mestieri e per anni e anni mi sono alzato alle 4 di mattina anche per “fare il cemento” mentre costruivo una casa da solo con un uomo.
Facevo l’insegnante al liceo, il muratore al Centro e il pittore.
L’Art Center, divenuto sezione culturale del Centro Museo, conserva una “pila” di “registri degli ospiti” dove vi sono infinite e commoventi testimonianze di questo luogo.
Le frasi dei bambini e degli adulti sono migliaia e meriterebbero di essere pubblicate: in ognuna di queste pagine si celebra la scoperta di un luogo magico, fuori del tempo.
Infatti io l’ho creato lentamente come un quadro, sempre riveduto.
Gli archivi del Centro sin dal 1965 sono stati arricchiti da ricerche in Italia e in Germania di grandi artisti che vennero all’Elba nel passato come Paul Klee e De Chirico.
A coloro che si interessano di cultura e alle Associazioni che promuovono la rinascita dell’Isola voglio elencare ciò che lascio:
– un parco bellissimo di tipiche piante mediterranee
– trenta monumenti nel paesaggio in armonia con la natura
– un laboratorio di pittura
– un laboratorio di scultura
– un laboratorio di ceramica (con sezione di artigianato elbano)
– un teatro all’aperto
– uno spazio con sculture detto “sala filosofica”
– uno spazio per conferenze
– una galleria d’arte
– una scuola di ceramica Raku
– un book shop “elbano”
– vari ambienti e curiosità di arredamento, creazioni e installazioni nel parco.
Mi sono occupato personalmente di fare da guida a gruppi di visitatori e a classi di Istituti superiori e di scuola media.
Inoltre mi sono occupato di corsi per insegnanti e soprattutto ho cercato di “curare” con l’arte l’handicap di una varia gente elbana.

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